Province Sassari Ucraina, sindaco di Arzachena scrive a Solinas: “Migliaia di lavoratori a rischio”

Ucraina, sindaco di Arzachena scrive a Solinas: “Migliaia di lavoratori a rischio”

L'emergenza lavoro rischia di affondare decine di imprese locali, che denunciano le continue disdette e sospensioni dei contratti da parte dei magnati russi vicini a Putin, sotto il mirino delle sanzioni europee

Il sindaco di Arzachena, Roberto Ragnedda, ha aperto un tavolo di crisi per affrontare l’emergenza lavoro che rischia di affondare decine di imprese locali, che denunciano le continue disdette e sospensioni dei contratti da parte dei magnati russi vicini a Putin, sotto il mirino delle sanzioni europee.

Soltanto qualche giorno fa, era stato proprio Ragnedda a confermare la cittadinanza onoraria al milionario russo-uzbeko Alisher Usmanov. “Le motivazioni alla base della nostra scelta – diceva il sindaco di Arzachena nel 2018 – fanno esplicito riferimento all’impegno di Alisher Usmanov nei confronti della comunità arzachenese dal 1994 a oggi”.

Venerdì 4 marzo, quindi, il primo cittadino del secondo Comune più popoloso della Costa Smeralda, ha dato il via al vertice, dopo un primo allarme lanciato dalla Cisl Gallura, coinvolgendo tutte le organizzazioni sindacali e le associazioni di categoria.

“Investiremo della questione anche la Regione perché temiamo che questa situazione possa travolgere oltre un migliaio di lavoratori fra diretti e indotto, ed è necessario predisporre degli interventi adeguati a sostegno di chi rischia il posto di lavoro”, ha detto il segretario della Cisl Gallura, Mirko Idili. Dello stesso avviso la segretaria della Cgil Gallura, Luisa Di Lorenzo: “È chiaro e siamo tutti d’accordo che la guerra debba finire quanto prima e che il vero prezzo lo stia pagando la popolazione ucraina, ma allo stesso tempo non dobbiamo lasciare soli i lavoratori e le imprese locali coinvolte loro malgrado”.

Dal tavolo di crisi verrà redatto un documento ufficiale da inviare alla Regione Sardegna perché ci si adoperi per sostenere i lavoratori locali e non. “La nostra attenzione – spiega il presidente di Federalberghi Sardegna, Paolo Manca – è rivolta anche ai lavoratori ucraini che per via del conflitto non possono lavorare nella loro terra e che vorremmo accogliere qui”.

Leggi le altre notizie su www.cagliaripad.it