La crisi in Ucraina inizia ad avere effetti concreti anche in Sardegna, dove i prezzi della benzina e del gasolio – complice il gap dell’insularità – sono molto più alti del resto d’Italia. In base ai dati del Mise, elaborati da Adiconsum, in questi giorni “per un litro di benzina verde si arriva a spendere fino a 2,229 euro”.

In Sardegna – riporta l’Ansa – il 2 marzo, un litro di benzina in modalità “servito” ha raggiunto il record di 2,229 euro in un distributore ubicato a La Maddalena, mentre il gasolio presso lo stesso impianto è venduto a 2,129 euro/litro – analizza Adiconsum Sardegna.

Per il “self” i listini scendono (si fa per dire) a 2,039 la verde, 1,954 il diesel. A Tortolì un litro di benzina in modalità servito costa 2,219 euro/litro, il gasolio 2,079 euro/litro (2,009 euro al litro la verde in “self”). A Lanusei la benzina (servito) costa 2,195 euro al litro (1,979 in self), il gasolio 2,084 euro (servito), 1,859 il self.

Questo avviene quando – dichiara sempre all’Ansa il presidente di Adiconsum Sardegna, Giorgio Vargiu – “la media nazionale per la benzina in modalità servito è pari a 2,015 euro al litro, 1,895 euro/litro il gasolio. I cittadini sardi sono così doppiamente penalizzati, perché da un lato pagano di più i rifornimenti di carburanti, dall’altro subiscono sensibili aumenti dei prezzi al dettaglio dei prodotti trasportati su gomma, che rappresentano l’85% della merce venduta in Italia”.

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