D’inverno volano soprattutto verso la Svizzera, la Francia e il Regno Unito, ma a partire dalle prossime settimane – con l’approssimarsi della stagione estiva – erano attesi pure in Sardegna. all’aeroporto di Olbia-Costa Smeralda. Destinazione che, insieme alle altre mete europee, da lunedì è diventata off limits per i grandi jet privati degli oligarchi russi dopo le sanzioni predisposte dall’Unione Europea. Ora infatti i super jet sono stati messi in salvo a Dubai e Abu Dhabi.
Nell’ultimo mese – si legge in una inchiesta del Corriere della Sera – tra Mosca-San Pietroburgo ed Europa si sono registrati 1.200 voli privati, una quarantina al giorno. Incrociando i database specializzati, il Corriere della Sera ha calcolato che in Europa sono attivi 47 jet privati di proprietà diretta di 21 oligarchi. Nelle ultime ore alcuni di questi velivoli sono stati spostati fuori da Mosca, verso gli Emirati Arabi Uniti, Israele, Germania, Lettonia e Svizzera. Non è noto – evidenzia il Corsera – se a bordo dei velivoli fossero presenti le famiglie dei miliardari russi e se questa sia stata solo una mossa per mettere in salvo i jet ed effetti personali.
Alcuni magnati russi preferiscono noleggiare jet di proprietà di società specializzate, senza comprarli direttamente. Ora – evidenzia il Corriere – sta emergendo che in questi giorni Dubai, Abu Dhabi e Tel Aviv sono diventati approdi sicuri.
A gennaio 2022 – rivela il Corsera – ci sono stati 1.200 voli tra Russia ed Europa. 530 di questi risultano concentrati su sette direttrici che vedono un unico aeroporto russo di riferimento, Mosca Vnikovo, e collegamenti con Ginevra, Chambery-Savoia, Nizza, Riga, Zurigo, Londra Luton e Belgrado. A febbraio ci sono stati 2.181 voli privati in Russia. Il 61% ha riguardato tratte internazionali, il 39% interne.
Leggi le altre notizie su www.cagliaripad.it