In Ucraina la situazione si fa sempre più drammatica. Il presidente Zelensky e i suoi uomini si rifiutano di lasciare il Paese. “La guerra è qui, servono armi non un passaggio”, ha detto in risposta alla proposta di Biden di abbandonare il territorio ucraino. Questo perché, come si apprende dalle agenzie, Putin avrebbe dato ordine di ucciderlo, in seguito al fallimento dei negoziati tra i due.

In questa battaglia politica, per le strade di Kiev e gli altri grandi centri urbani, si vedono lunghe code agli sportelli dei bancomat per prelevare gli ultimi risparmi, le file in auto che si fanno sempre più intense, i treni presi d’assalto. È una vera e propria fuga verso i confini erupei, più vicini. Al momento l’Onu conta già 100mila profughi, ma più avanti i numeri potrebbero salire a 5 milioni.

Nel pomeriggio, infatti, è prevista una riunione straordinaria dei Ministri degli Affari interni, a Bruxelles, per stilare un piano d’accoglienza degli sfollati. Nelle ultime ventiquattro ore, 16mila ucraini sono stati accolti in Moldova e 10mila in Romania. In Lituania si attende l’arrivo di 100mila persone, in maggioranza donne e bambini. Gli uomi dai 18 ai 60 anni, invece, son rimasti nel Paese a combattere contro l’invasore russo, rispondendo all’appello di Zelensky di scendere in strada e imbracciare le armi.

L’Italia segue le direttive europee, che vede il presidente francese Macron in prima linea per l’accoglienza dei cittadini ucraini. “La Francia farà la sua parte”, ha detto. Dello stesso avviso anche il presidente Draghi, che prevede “un ingente flusso di profughi verso i Paesi europei limitrofi”. Oltreoceano, anche Biden si è detto pronto ad accoglierli.

In Sardegna sono presenti circa 6mila ucraini, che, secondo quanto dichiarato ieri dal console Anthony Grande, chiedono insistentemente di accogliere i loro familiari nell’Isola. L’appello è stato accolto nella serata di ieri da numerosi sindaci e dal deputato di Forza Italia, Ugo Cappellacci, che è anche presidente del gruppo interparlamentare di amicizia Italia-Ucraina. “Siamo pronti a contribuire all’accoglienza umanitaria dei cittadini ucraini in fuga dalla guerra”, ha detto.

“Chi volesse aderire all’iniziativa, può scrivere all’indirizzo accoglienzaucraina@gmail.com. Sto presentando un’interrogazione al Governo – prosegue l’esponente azzurro – perché occorre organizzare al più presto una ‘macchina dell’accoglienza’ che dia spazio alla grande generosità offerta dai territori, che sia dignitosa, efficiente e rispettosa dei diritti degli ucraini, in particolare dei più deboli. In queste ore difficili per l’Europa e per il mondo – ha concluso Cappellacci- la Sardegna e l’Italia sapranno distinguersi per la capacità di interpretare i nostri miglior valori”.

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