Proseguono le indagini dopo i tafferugli avvenuti al termine della partita Cagliari-Napoli dello scorso 22 febbraio. In seguito alla visione dei filmati acquisiti dagli impianti di videosorveglianza dello stadio e delle immagini apparse sui social e in tv, la Digos di Cagliari ha identificato e arrestato in flagranza differita, due tifosi cagliaritani, di 37  e 45 anni, già noti perché appartenenti alla locale tifoseria ultrà “Sconvolts”.

I due sono accusati dei reati di “violenza e resistenza a Pubblico Ufficiale, lancio di materiale pericoloso e porto di oggetti atti ad offendere”. L’arresto in flagranza è stato reso possibile grazie alla nuova normativa sugli stadi che consente di procedere entro 48 ore dai fatti. Nel processo per direttissima, tenutosi oggi, gli arresti sono stati convalidati ed è stata fissata per il prossimo 7 giugno l’udienza per definire la pena.

Proseguono intanto le indagini per l’identificazione e il successivo deferimento all’Autorità Giudiziaria di tutti i soggetti che hanno preso parte agli scontri, con lancio di oggetti contundenti e petardi, contro le Forze dell’Ordine avvenuti al termine della partita.

È inoltre in corso, in stretta collaborazione con la Digos di Napoli, l’attività di indagine per l’identificazione dei tifosi partenopei che hanno partecipato all’aggressione alle forze dell’ordine avvenuta a fine partita all’interno del Settore Ospiti, nonché per l’individuazione e la successiva segnalazione all’autorità giudiziaria per i reati di “manifestazione non preavvisata e radunata sediziosa” e per l’emissione di sanzioni amministrative per la violazione della normativa anti Covid di coloro che hanno dato vita al corteo non autorizzato svoltosi nel pomeriggio di lunedì scorso dalla stazione ferroviaria di Cagliari all’impianto sportivo. Nei confronti degli stessi il Questore di Cagliari emetterà la misura di prevenzione di divieto di accesso ai luoghi dove si svolgono manifestazioni sportive (DASPO).

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