La Sardegna esprime una netta condanna dell’aggressione militare Russa ai danni della sovranità della Repubblica Ucraina. Con una nota firmata dal presidente regionale Franco Marras le Acli della Sardegna si uniscono alla presa di posizione nazionale in merito alla guerra scoppiata stanotte.
“Non avremmo immaginato di vedere nuovamente bombardamenti, paracadutisti e aerei da guerra in azione in territorio europeo – scrive Marras -. Anche noi, come la presidenza nazionale, ci uniamo a tutte le preghiere, le manifestazioni, i cortei che chiederanno la pace e che ritengono che la pace esista solo nella giustizia, e che non siano ammesse ambiguità nel distinguere torti e ragioni, oppressi ed oppressori, aggrediti ed aggressori. Siamo vicini alle persone e alle famiglie in Ucraina sotto attacco, e siamo ugualmente vicini alle migliaia di lavoratrici e lavoratori ucraini che vivono e lavorano in Sardegna, svolgendo spesso lavori sensibili all’interno delle nostre case e rimanendo vicino ai nostri anziani. È anche a loro che in questi momenti vanno i nostri pensieri”.
Le Acli sarde invitano per questo motivo tutte le cittadine e i cittadini ad esporre le bandiere della pace e ci uniamo, con le donne e gli uomini di buona volontà, alla giornata di digiuno per la pace promossa da Papa Francesco per il 2 marzo prossimo.
Come segno tangibile di volontà di pace, sabato 26 febbraio alle ore 10 a Cagliari, con partenza da piazza Garibaldi, le Acli Sardegna insieme a tante realtà aderenti al Coordinamento Provinciale Prepariamo la Pace, manifesteranno pacificamente con un corteo, in contemporanea con le manifestazioni che si svolgeranno nelle principali città italiane.
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