“Solo l’intelligenza e il buonsenso dei cagliaritani hanno impedito che una partita di calcio potesse trasformarsi in una giornata drammatica. Bastava reagire alla provocazione del tifo organizzato del Napoli – in pieno centro – per scatenare un inferno in città”. Lo scrive il sindaco Paolo Truzzu sul suo profilo Facebook, in seguito alle dure critiche ricevute da più parti per la gestione del pre-partita, che ha visto una schiera di ultras del Napoli “sfilare” per le strade di Cagliari, scortati dalle forze dell’ordine fino all’Unipol Domus.
“Cagliari è stata superiore dentro e fuori dal campo – prosegue Truzzu -. Ho già manifestato le mie considerazioni a Prefetto e Questore, lo ribadirò al Ministro Lamorgese in maniera netta. Maggior prevenzione e migliore organizzazione nel rispetto dei protocolli previsti e di loro responsabilità. Fatti del genere non devono più ripetersi”.
“Per me tifare è pura passione e amore viscerale per i colori e per la maglia della mia città – conclude il primo cittadino cagliaritano – e mi auguro che tutti i cosiddetti “tifosi” ribelli, e colpevoli di reato, siano stati identificati e vengano seriamente puniti”.
Il caso è finito alla Camera, con un’interrogazione presentata al Ministro dell’Interno Lamorgese da parte del deputato di Fratelli d’Italia Salvatore Deidda, che ha dichiarato: “Quanto accaduto è una vergogna, non ci sono giustificazioni”. Dello stesso avviso il consigliere comunale del PD Fabrizio Marcello: “Che fine ha fatto la sicurezza? Questo è un oltraggio alla città, è sbeffeggiare la città”.
A rincarare la dose ci ha pensato anche il deputato e coordinatore regionale di Forza Italia Ugo Cappellacci: “I pastori sardi che difendevano il loro lavoro vennero presi a manganellate a Civitavecchia, gli ultrà del Napoli invece possono inscenare un corteo non autorizzato nel pieno centro di Cagliari: qual è il metro con cui viene gestito l’ordine pubblico?”.
“La Questura – continua Cappellacci – dichiara che è stato consentito ai partenopei di fare quello che volevano perché ‘così è stata evitata una guerriglia’: non solo la guerriglia poi si è verificata poche ore più tardi, ma si è corso seriamente il rischio di portarla nel pieno centro cittadino, con conseguenze imprevedibili. Questa linea ha messo in grave pericolo anche le stesse forze dell’ordine”.
“Il corteo è ancora più intollerabile – conclude il forzista – perché è avvenuto mentre tutto il mondo sopporta il peso sociale ed economico delle restrizioni dovute al Covid. In questi anni abbiamo visto controlli stingenti, runner inseguiti lungo una spiaggia, una sorveglianza precedenti che sembra valere per tutti, ma evidentemente ha visto un’eccezione per i supporters del Napoli”.
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