Due parchi eolici di grandi, enormi, dimensioni nel mare della Sardegna: uno di fronte a Nora, l’altro a Capo Spartivento. Nel complesso il progetto, che fa capo a una società spagnola, prevede ben 93 pale eoliche per una capacità installata di 1395 megawatt in totale. Il punto è che la stessa quantità di energia viene già generata dalla centrale elettrica Enel a Portovesme insieme a quella di Fiumesanto, a Porto Torres. Com’è emerso anche in altre occasioni, quindi, l’energia prodotta non servirebbe all’Isola, ma verrebbe venduta altrove.

“Nessun interesse occupazionale, né energetico – ha affermato la deputata del Gruppo Misto Mara Lapia – può giustificare l’installazione di parchi eolici davanti a zone di così altro pregio naturalistico, ambientale e storico, in zone a così alta vocazione turistica”. La decisione della parlamentare sarda nasce dalla preoccupazione di una possibile “colonizzazione energetica” richiamata nell’Isola anche dai forti incentivi del Governo.

“Non si stratta di essere contrari a questo tipo di installazioni – ha puntualizzato Lapia – ma bisogna scegliere con cura i luoghi deputati ad ospitarli e soprattutto coinvolgere tutte le istituzioni interessate”.

Non è la prima volta che l’esponente del Gruppo Misto affronta questo tema. Già lo scorso 2 dicembre 2021, infatti, aveva segnalato al ministro Roberto Cingolani la denuncia del sindaco di Villanovaforru, Maurizio Onnis, riguardante la vendita di 30 ettari di terreni a ridosso delle colline del suo Comune.

Ma in questo caso la situazione è ancora più grave, in quanto non sembra esserci trasparenza nell’iter delle autorizzazioni: “Ho ritenuto di intervenire immediatamente in quanto non è chiaro se e in che misura Governo e Regione Sardegna fossero ufficialmente al corrente di questo progetto. Sarebbe davvero gravissimo- ha concluso la deputata sarda – se dovessimo scoprire che questo progetto viaggiava su strade non ufficiali. Dato il potentissimo impatto ambientale, il minimo che si possa fare in questi casi è garantire la massima trasparenza e in questo caso non sembra essercene”.

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