“That Dirty Black Bag”, l’attesa serie western che racconta il lato oscuro del far west americano, coinvolgendo gli attori Dominic Cooper e Douglas Booth, debutterà negli Stati Uniti il 10 marzo. A dirigere i lavori, il regista Mauro Aragoni, classe 1988 di Tortolì, già conosciuto nell’ambiente cinematografico per aver vinto numerosi premi internazionali e ricevuto riconoscimenti su riviste come Rolling Stone, Ciak Magazine, Il Corriere della sera. Ha lavorato con tanti artisti del panorama italiano, come l’attore Giancarlo Giannini, il compositore Andrea Guerra, il produttore Carlo Degli Esposti, ma anche internazionale, come Michael Segal e Ally McClelland.
Lunga otto episodi girati tra Italia – e in particolare in Puglia -, Spagna e Marocco, la serie ruota attorno ai giorni cruciali dello scontro tra Arthur McCoy (Cooper), uno sceriffo dal passato difficile, e Red Bill (Booth), un solitario cacciatore di taglie noto per decapitare le sue vittime infilandone le teste in una “sporca sacca nera” perché, come ama affermare, “le teste pesano meno dei corpi”.
Un omaggio al genere classico dello “spaghetti western”, di cui cattura l’ironia ma allo stesso tempo rivoluziona gli schemi narrativi, Mauro Aragoni mette in mostra l’esperienza da regista collezionata negli ultimi dieci anni, dove il suo talento è stato riconosciuto anche da grandi nomi del cinema italiano come Giancarlo Santi, storico aiuto regista di Sergio Leone, ed Ennio Morricone, che non ha bisogno di presentazioni.
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