Più di un milione di euro da spendere entro il 30 giugno 2022 per rilanciare lo sport a Cagliari, pensando soprattutto a iniziative all’aria aperta. Il risultato è stato raggiunto oggi dalla Commissione Patrimonio e Sport al Comune di Cagliari, presieduta dal consigliere Marcello Polastri.
Nel corso della seduta, infatti, è stata approvata all’unanimità una singolare modifica al Regolamento comunale che rende più snelli i criteri per l’erogazione dei contributi per promuovere lo sport.
“Con il lavoro svolto oggi dalla Commissione Sport – spiega il consigliere comunale – è stata trovata oltre alla giusta quadra, anche uno strumento che consentirà al Comune di promuovere al massimo la diffusione della pratica sportiva, gravata in questi anni dalla pandemia del Covid”.
Il Comune quindi potrà dunque concedere specifiche contribuzioni al mondo sportivo cagliaritano, mettendo in campo cospicue risorse economiche sia regionali che nazionali, comunitarie e internazionali. Polastri cita ad esempio i fondi dell’Unione Europea, che ha previsto lo stanziamento di finanziamenti più specifici ed erogabili in “forma di contributi, destinati alle associazioni sportive per lo svolgimento di attività sportive, da svolgersi soprattutto all’aperto, coinvolgendo l’intera comunità, uomini donne e bambini di tutte le età”.
Criteri, tempistiche, modalità di individuazione dei soggetti beneficiari delle contribuzioni, erogazione e rendicontazione delle stesse, verranno presto stabilite con gli specifici bandi che verranno pubblicati prossimamente dal Servizio comunale allo sport, previa una delibera della Giunta comunale che approderà presto, già nei prossimi giorni, a Palazzo Bacaredda.
“Ci concentreremo ora anche su possibili nuove finanze di progetto, in co-partecipazione tra pubblico e privato – conclude Polastri – con regole certe per sportivi, associazioni dilettantistiche e scuole sportive che potrebbero, in sinergia con il Comune di Cagliari, rilanciare lo sport, riqualificando aree all’aperto o impianti sportivi chiusi da tempo, ormai decadenti”.
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