L’asino Sardo, biodiversità della Sardegna che conta 2.358 esemplari, è stato per secoli il motore dell’isola. La presenza dell’asino è molto antica, ma furono certamente i Sardo-Punici a incrementarne l’allevamento con finalità agricole e di trasporto. Molto considerato nel continente ed all’estero questo asinello mite e forte, un tempo chiamato “molente” perché faceva lavorare la mola per la macinazione, era parte viva dell’esistenza d’ogni giorno; infatti, trasportava acqua e merci dalla campagna ai paesi, tirava i carretti e si faceva cavalcare da persone che alle volte pesavano più della metà del suo peso.
L’asino di razza Sarda, la cui altezza al garrese non può superare i 110 cm, è riconoscibile dal mantello sorcino con riga mulina crociata, bordo scuro delle orecchie ma possono essere presenti zebrature alla spalla, agli arti e ventre chiaro. La criniera è scarsa e più scura del colore del mantello, coda lunga e con scarsi crini.
Il prossimo 9 e 10 aprile si terrà ad Ittireddu la prima mostra dell’asino di razza Sarda iscritto al Libro Genealogico per la conservazione delle razze equine ed asinine a limitata diffusione organizzata da ANAREAI (Associazione Nazionale Allevatori delle razze equine ed asinine italiane), Associazione Allevatori della Regione Sardegna (AARS), Comune di Ittireddu e Associazione Ippica Ittireddese.
L’ammissione alla Mostra è riservata ai soli soggetti di razza Sarda iscritti al LG in possesso dei passaporti e delle certificazioni sanitarie prescritte o previste dalle norme vigenti. Le domande di iscrizione redatte su appositi moduli dovranno essere inviate direttamente all’Associazione Allevatori della Regione Sardegna (A.A.R.S.) (info@allevatorisardegna.it) entro e non oltre il 20 marzo 2022. La domanda di adesione ed il regolamento sono disponibili presso le sedi AARS ed i controllori zootecnici.
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