Businco

“L’impossibilità di accedere alla terapia radiometabolica nell’ospedale Armando Businco sta creando grosse difficoltà ai pazienti con disturbi tiroidei, che richiedono la somministrazione di specifici radiofarmaci in condizioni di ricovero temporaneo per la somministrazione”. Lo afferma Maria Grazia Caligaris dell’associazione Socialismo Diritti Riforme, che ha registrato alcune segnalazioni da parte di persone sottoposte a terapia.

“In sostanza – sottolinea – il Reparto Protetto per terapia radiometabolica, dotato di 11 posti, è chiuso. I pazienti con tumori tiroidei che utilizzano lo Iodio 131 sono costretti a trasferirsi fuori dall’Isola per poter avere garantita la terapia. Ciò comporta gravi disagi e spese aggiuntive per pazienti e familiari, in un periodo peraltro particolarmente difficile per i collegamenti a causa del Covid. Trattandosi di pazienti fragili infatti i rischi di contrarre il virus nella variante Omicron si moltiplicano. Il problema è reso ancora più grave dal fatto che è anche diminuito il ricorso agli interventi chirurgici. Già lo studio di due ricercatori dell’Università di Cagliari Pietro Giorgio Calo’ e da Fabio Medas, aveva rivelato che nei primi sei mesi della pandemia si era verificata una riduzione degli interventi del 30%”.

“Non si conoscono le ragioni per le quali sia stato sospeso il servizio, chi telefona o si reca in ospedale per prenotare le sedute di radioterapiametabolica  – osserva l’esponente di SDR – si sente dire di ritornare a fine marzo, con la motivazione che manca il farmaco, una spiegazione che non è rassicurante. Ne deriva uno stato di sgomento e preoccupazione che aggrava le condizioni fisiche e psicologiche dei pazienti, molti dei quali hanno difficoltà a affrontare un viaggio e ad allontanarsi dai figli. Il dubbio è che la causa possa essere legata al blocco del trasporto del radiofarmaco Iodio 131 attraverso il nuovo vettore aereo che ha vinto il bando per la continuità territoriale”.

La casistica indica che le patologie tiroidee hanno un’incidenza in Sardegna di 125 casi ogni anno. Le tiroiditi autoimmuni, tra cui la più frequente tiroidite di Hashimoto, hanno una prevalenza stimata tra il 5 e il 20% nelle donne e 1-5% negli uomini e si manifestano a tutte le età, ma sono più frequenti oltre i 50 anni. L’ipertiroidismo invece colpisce circa il 2% della popolazione.

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