Un attracco permanente per una nave gasiera da 110mila mq di Gnl nello scalo di Portovesme. Lo prevede l’ultima bozza del Dpcm Sardegna sulla transizione energetica, che lo annovera tra le infrastrutture strategiche dell’Isola.
Il progetto prevede di stoccare il gas naturale liquefatto su grosse navi cisterna che poi lo rigassificano mettendolo a disposizione delle attività civili e industriali: il sistema viene chiamato Floating Storage and Regasification Units (Fsru) e in una prima bozza del Dpcm circolata a novembre era previsto per Porto Torres e Portovesme, mentre oggi il piano è previsto solo nel Sulcis.
La bozza non piace per niente alla comunità di Portoscuso e Legambiente ha fissato per sabato 12 febbraio una mobilitazione contro il progetto.
“Attualmente non sappiamo nulla sul Dpcm ma abbiamo segnali che l’iter sta andando avanti – spiega all’ANSA il sindaco di Portoscuso Giorgio Alimonda – la nostra posizione, già formalizzata in Consiglio comunale, è stata trasmessa alla Regione perché la inviasse al Governo: vogliamo evitare di si arrivi a vicolo cieco giungendo a una soluzione politica più consona rispetto a questo progetto”.
Il sindaco ribadisce infatti che la soluzione di una grossa nave gasiera da oltre 200 metri lineari attraccata in maniera stabile al porto comporta “un rischio rilevante per i cittadini e le aziende, condizionando tutta l’attività turistica insieme alla pesca del tonno e limitando fortemente tutte le altre nel raggio di 800 metri, compreso il servizio passeggeri per Carloforte”.
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