Per il centrosinistra si tratta di una manifesta incapacità di governare la Sardegna, per la maggioranza di centrodestra è invece la prova lampante della capacità di difendere e rivendicare l’autonomia della Sardegna nei confronti dello Stato.
Nel corso della storia autonomistica sono state tantissime le leggi regionali impugnate dal Consiglio dei Ministri: tutte le Giunte sarde, a prescindere dal colore politico, si sono battute in punta di diritto con lo Stato per rivendicare l’autonomia della Regione sarda. Con 13 impugnazioni di leggi regionali in tre anni di legislatura, l’esecutivo sardo-leghista guidato da Christian Solinas ha raggiunto l’identico record della Giunta Pigliaru. Ma l’ultima bordata, l’azzeramento quasi totale del cosiddetto Piano Casa da parte della Corte Costituzionale, ha attizzato il fuoco della polemica politica come soltanto l’urbanistica e il cemento sanno fare.
Dopo gli attacchi dell’opposizione, che ha chiesto a più riprese le dimissioni di Solinas, ci pensa ora l’ex sindaco di Alghero Marco Tedde a difendere il presidente sardo.
“A seguito delle 13 impugnazioni di leggi regionali da parte del Consiglio dei ministri lo sport preferito di certa opposizione è quello di chiedere come un disco rotto le dimissioni del Presidente Solinas per manifesta incapacità, dichiara Tedde. “Una canea di interventi distratti, anche se alcune volte autorevoli –sottolinea l’esponente di Forza Italia-. In primo luogo perché anche durante i primi tre anni del Governo Pigliaru il Consiglio dei ministri impugnò 13 leggi regionali. E nessuno allora ne chiese le dimissioni. In secondo luogo perché dimenticano che contemporaneamente alla sentenza sul Piano Casa, che peraltro è stato cassato solo parzialmente, la Corte costituzionale ha depositato una sentenza che accoglie in senso favorevole alla Regione Sardegna un conflitto di attribuzioni sollevato da Solinas perché le Soprintendenze archeologiche si rifiutavano di applicare la legge sarda. Ma ciò che veramente sorprende è che questi distratti polemisti “un tanto al chilo” invece di protestare dovrebbero apprezzare tutti il braccio di ferro di Solinas con lo Stato centrale che è diretto a difendere orgogliosamente la Sardegna e i diritti dei sardi. È inutile che continuiamo a parlare di svantaggi derivanti dalla condizione di insularità se la politica sarda non esce da questa sfera di sudditanza e di subalternità verso lo Stato che indebolisce i diritti della Sardegna e dei sardi.”
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