Le piattaforme contraeree che hanno difeso Cagliari durante la seconda guerra mondiale sono state edificate al posto del grande complesso nuragico di Monte Urpinu. È quanto è emerso dall’informale sopralluogo effettuato questa mattina sul colle cagliaritano dal consigliere comunale Marcello Polastri.
Esigenze di difesa avrebbero dunque occultato l’enorme patrimonio archeologico che oggi è riemerso grazie agli studi dell’archeologo cagliaritano Giovanni Ugas.
In una breve diretta FB Polastri – che ha già chiesto ufficialmente al Comune di Cagliari un supplemento di indagine archeologica sul sito in vista di una sua valorizzazione – ha indicato l’esatta ubicazione dei resti di quello che doveva essere un nuraghe quadrilobato. “Valorizzando le sue pietre, per ora basiche, e magari ricostruendolo ma solo dopo una accurata indagine sul campo, affinché lo si possa osservare da ovunque, soprattutto da vicino, rilanciando l’interesse per l’immagine della civiltà nuragica. E poi, sarebbe anche grande il vantaggio per il turismo e l’indotto per la nostra città di Cagliari”.
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