Demotivati, delusi, depressi, senza vitalità. Non escono, non vivono. Non vedono una via d’uscita dall’epidemia. In questi mesi hanno annullato feste, viaggi e seguito lezioni da casa, collegati con un Pc.
Un adolescente su quattro ha sintomi di depressione da Covid. In due anni i casi sono raddoppiati. A documentarlo è un’ampia analisi appena pubblicata su Jama Pediatrics, che ha incluso ben ventinove studi condotti su oltre 80mila giovani. Secondo la ricerca inoltre un ragazzo su cinque ha segni di un disturbo d’ansia.
L’allarme arriva dal XXIII congresso nazionale virtuale della Società Italiana di NeuroPsicoFarmacologia (Sinpf). I casi sono il doppio rispetto al periodo pre-pandemico e secondo gli esperti questo comporterà un grosso carico negativo sulla salute futura degli adolescenti. Questi mesi di isolamento e il trauma del cambiamento improvviso che ha portato la pandemia, li ha condizionati in modo profondo. Ha tolto loro soprattutto la socialità, la vita di gruppo con i coetanei, che li aiuta a crescere e a conquistare autonomia. Sono molti i ragazzi in crisi e i servizi di psichiatria degli ospedali non riescono a rispondere alle tante richieste.
Per rendersi conto della situazione basta un colpo d’occhio. A Cagliari, per esempio: la Mediateca – luogo di cultura fino a poco tempo fa popolato da giovanissimi – è vuota, quasi deserta. Per strada, nei locali, i giovani latitano. Stanno a casa e si chiudono in se stessi. Per questo prioritario fare qualcosa: subito.
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