“Dopo l’ennesimo episodio di violenza avvenuto in ambiente scolastico nella nostra Regione, riteniamo doveroso esprimere la nostra preoccupazione e condannare tali fenomeni”. Queste le parole dell’architetto Antonio Piga, coordinatore regionale di Anci Giovani Sardegna.
Il riferimento è alla rissa tra le due giovanissime studentesse dell’istituto alberghiero di Sassari, dove una delle due era persino armata di tirapugni con cui ha colpito ripetutamente al volto la compagna, sotto gli sguardi omertosi dei ragazzi di fronte a loro, che al posto di intervenire riprendevano la scena con i loro smartphone per poi postare il video sui social.
“Tale escalation di violenza a cui stiamo assistendo – prosegue Piga – ci lascia senza parole, e ci induce a pensare che ci troviamo davanti a giovani che hanno perso il contatto con le più basilari regole sociali. Ci troviamo davanti ad adolescenti che pongono in essere tali comportamenti per futili motivi, come una parola mal detta o uno sguardo mal interpretato, e agiscono individualmente o secondo la logica del branco, sotto gli occhi indifferenti della collettività. Ci troviamo davanti ad adolescenti che trovano nel bullismo e nella condivisione sui social di tali atti, l’unico modo di esprimersi”.
“Da giovani amministratori sentiamo il dovere di condannare ogni atto di bullismo, l’uso indiscriminato della violenza e l’omertà che spesso accompagnano questi episodi – aggiunge il coordinatore regionale di Anci Giovani Sardegna -. Consapevoli della necessità di agire tempestivamente e in maniera concreta per prevenire una deriva giovanile verso comportamenti devianti, ci impegnano a promuovere azioni di sensibilizzazione e progetti rivolti ai giovani e tratteremo del tema al prossimo coordinamento”.
Tra queste, “creeremo la Commissione ANCI Giovani sull’Istruzione, Politiche educative ed Edilizia scolastica, che potrà essere presieduta sia dai membri del coordinamento regionale, sia dai giovani amministratori sardi”, conclude Piga.
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