Dauvea – società made in Sardegna, fondata nel 2017 da Salvatore Pulvirenti e Antonio Pittalis – lancia sul mercato il nuovo servizio per il monitoraggio della qualità dell’aria in ambienti al chiuso. Il servizio sarà disponibile entro la fine di gennaio 2022 ed è il risultato di un lungo percorso di ricerca e sviluppo svolto dalla Divisione Internet of Things della società nata dall’intuizione dei due manager impegnati nelle più significative iniziative high tech degli ultimi venticinque anni.
Destinato principalmente a scuole, uffici e ambienti sanitari, Dauvea AirCare ha lo scopo di monitorare l’inquinamento ambientale in ottica di prevenzione del rischio di contagio da Covid 19.
Il servizio comprende un dispositivo per il rilevamento dei dati, un client web per il monitoraggio della qualità dell’aria da remoto e la piattaforma integrata Dauvea IoT per la raccolta e il trasferimento dei dati.
Ogni dispositivo include tre sensori. Un sensore per il rilevamento dei livelli di concentrazione di CO2 (PPM=parti per milione), un sensore per il rilevamento dei livelli di temperatura (°C) e un sensore per il rilevamento dei livelli di umidità (%). I livelli di concentrazione di CO2 (PPM) vengono visualizzati tramite un led posto sul dispositivo che varia cromaticamente in base ai livelli di rischio.
“Recenti studi scientifici hanno messo in luce come il distanziamento sociale non basterebbe per ridurre il rischio di contagio da Covid-19. Ciò che conta è il periodo di permanenza negli ambienti e il loro livello di CO2. L’istituto Superiore della Sanità ha previsto una serie di indicazioni per la prevenzione e gestione degli ambienti indoor in cui si suggerisce il ricambio dell’aria per evitare l’esposizione a inquinanti che possono facilitare la trasmissione di agenti patogeni, come ad esempio il Covid-19. È in questo contesto – spiega Salvatore Pulvirenti, co-founder di Dauvea – che abbiamo realizzato Dauvea AirCare, un servizio innovativo che aiuta le scuole a tutelare la salute dei nostri ragazzi e in generale a monitorare situazioni di potenziale rischio ambientale delle persone impegnate nella loro attività in ufficio.”
“Gli asset tecnologici sui quali si basa il servizio – aggiunge Antonio Pittalis, co-founder di Dauvea – sfruttano tecnologie IoT, AI e Big Data secondo modalità architetturali e implementative che integrano sistemi di raccolta e trasmissione radio LoraWan a bassa potenza e quindi consumi energetici ridotti. Grazie all’integrazione con sensori commerciali di alta qualità, alle competenze nella gestione della trasmissione radio e wi-fi e alle analisi di correlazione dei Big Data, il servizio garantisce e si distingue per precisione e attendibilità dei dati, elevata flessibilità e capacità di personalizzazione in fase di configurazione, possibilità di gestione da remoto, facilità d’uso e di installazione.”
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