In Italia il divario tra Nord e Sud, e dunque tra Nord e Sardegna, inizia dalla scuola. Un grafico, realizzato analizzando dati raccolti prima e dopo la pandemia, traccia la differenza dei risultati degli #tudenti in base ai test Invalsi che misurano i livelli medi di preparazione. Un confronto tra i voti della maturità e i risultati INVALSI prima e dopo la pandemia.
I risultati dei test INVALSI mostrano un netto peggioramento tra il 2019 e il 2021. I risultati negativi sono omogenei in tutto il territorio nazionale; sono quindi rimaste pressoché invariate le posizioni relative delle macro-aree italiane.
La didattica a distanza ha permesso di evitare la paralisi completa del sistema, ma la sua applicazione ha evidenziato numerosi problemi e ha avuto delle ripercussioni sull’apprendimento degli studenti. Questo fatto è chiaramente testimoniato dai risultati dei test INVALSI.
In termini assoluti i punteggi medi di tutte le regioni sono diminuiti. Fa eccezione solamente il Molise, dove si sono registrati risultati migliori in tutte le prove. Le regioni settentrionali registrano risultati migliori rispetto alle altre aree, le regioni centrali risultati in linea con la media nazionale, mentre in Sardegna si ottengono risultati più di 5 punti percentuali al di sotto della media. Queste osservazioni rimangono valide anche per il 2021, il che significa che la Dad è una soluzione tampone, non la soluzione.
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