“Sulla scelta dei delegati regionali per l’elezione del Presidente della Repubblica saremo chiamati nelle prossime ore a decisioni importanti, valide per il presente ma soprattutto per il futuro”. Lo affermano in una nota i Progressisti alla vigilia della seduta del Consiglio nella quale – domani – dovranno essere scelti i delegati regionali della Sardegna per l’elezione del Presidente della Repubblica.
Sulla loro scelta si gioca una disputa tutta interna al Centrodestra che ha designato il presidente della Regione Christian Solinas e il presidente del Consiglio regionale Michele Pais. Per la minoranza è abbastanza pacifica invece la designazione di Gianfranco Ganau, anche se l’uomo dei Dem non è particolarmente bene accetto ai Progressisti. Eppure le fibrillazioni interne potrebbero giocare un brutto scherzo soprattutto a Pais che – stando agli ultimi rumors – è il grande elettore più a rischio.
“Davanti a un centrodestra che anche in questa occasione non fa altro che guardare a calcoli utili a tenere unita una coalizione che sta in piedi solo in virtù di logiche spartitorie – scrivono i Progressisti facendo intuire una convergenza – auspichiamo la massima unità dei partiti d’opposizione: non una conta sui nomi, ma un ragionamento che ancora una volta confermi le forze di minoranza come alternativa al peggior governo nella storia dell’Autonomia isolana, con cui non abbiamo niente da spartire. Su queste designazioni, serve il massimo rigore e il rispetto della Costituzione su cui abbiamo giurato: è l’articolo 83 a sottolineare come nella scelta dei delegati debba essere assicurata la rappresentanza delle minoranze. Questo aspetto, insieme all’importanza del momento politico, deve imporci una linea di condotta nitida e scongiurare alla radice l’eventualità che l’elezione dei delegati sia viziata da alchimie politiche e accordi al ribasso, agevolati dal voto segreto, che sarebbero incomprensibili ai cittadini che nutrono fiducia nella nostra azione”.
Leggi le altre notizie su www.cagliaripad.it
