“225 anni della nostra Bandiera, simbolo della nostra Patria che, nonostante le difficoltà e i momenti bui, non sbiadisce mai – scrive il sindaco di Cagliari Paolo Truzzu nelle sue pagine social per celebrare la Giornata del Tricolore, istituita nel 1997 per celebrare il 7 gennaio il bicentenario della bandiera italiana -. L’ultimo anno, attraverso i successi nello sport e non solo, ci ha dimostrato ancora una volta quanto quella bandiera sia capace di unire il Paese -prosegue Truzzu -. Perché nel tricolore, seppur nelle differenze, ci riconosciamo tutti”.
La storia del tricolore
Era il 7 gennaio 1797 quando a Reggio Emilia, il Parlamento della Repubblica Cispadana (che comprendeva Bologna, Modena, Ferrara e Reggio, città che avevano ottenuto l’indipendenza grazie all’intervento di Napoleone), ha adottato per la prima volta ufficialmente lo stendardo tricolore: verde, bianco, e rosso.
In realtà il simbolo della Repubblica italiana aveva fatto la prima apparizione tre anni prima nel 1794 (67 anni prima dell’Unità d’Italia) per merito di due studenti dell’Università di Bologna che avevano organizzato una insurrezione, poi fallita, distribuendo delle coccarde tricolori, simbolo di speranza e libertà.
Diventata ufficialmente la bandiera del Regno di Sardegna nel 1848, dopo la proclamazione del Regno d’Italia il 17 marzo 1861 il tricolore ne è diventato la bandiera ufficiale. Il riconoscimento legislativo è arrivato soltanto nel 1925 (al centro c’era lo stemma della corona reale). La Costituzione, entrata in vigore il 1° gennaio 1948, ha adottato il tricolore come simbolo della Repubblica italiana e recita all’articolo 12 che “La bandiera della Repubblica è il tricolore italiano: verde, bianco e rosso, a tre bande verticali di eguali dimensioni”. Infine dal 1997, il 7 gennaio è diventato ufficialmente la Giornata del Tricolore, istituita con l’obiettivo di celebrare il bicentenario della sua nascita.
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