Copiose infiltrazioni d’acqua nell’impianto elettrico, muffe nelle camere, pazienti e operatori esposti a un importante rischio. E’ la situazione del reparto di Chirurgia Vascolare dell’ospedale Brotzu di Cagliari, denunciata dai rappresentanti della sicurezza dei lavoratori  Diego Murracino, Gianfranco Angioni, Marino Vargiu e Giovanni Congiu. Gli RLS ai primi di Dicembre 2021 hanno chiesto un intervento ispettivo del Comando Provinciale di Cagliari dei Vigili del Fuoco che – evidenziano in una lettera indirizzata l nuovo Direttore Generale Agnese Foddis, all’Ispettorato provinciale del lavoro e allo Spressal – ha disposto l’interdizione all’utilizzo di 4 camere di degenza e una parte del corridoio principale riscontrando una situazione di pericolo per i pazienti e per gli operatori sanitari.

“Il reparto di Chirurgia Vascolare del Brotzu è un reparto di alta specializzazione che cura ed esegue interventi di emergenza e urgenza h24 per 365 giorni all’anno. Per le competenze, l’esperienza e professionalità è l’unico reparto di Chirurgia Vascolare in grado di eseguire gli interventi più complessi tanto da operare pazienti provenienti da tutta la Sardegna – scrivono i rappresentanti della sicurezza . In contrapposizione alle qualità umane e professionali del personale sanitario e alle necessità assistenziali dei pazienti il reparto di Chirurgia Vascolare ha visto negli ultimi anni un progressivo degrado  strutturale  tanto da portare gli scriventi a chiedere i primi di Dicembre 2021  un intervento ispettivo del Comando Provinciale di Cagliari dei Vigili del Fuoco”.

La diagnosi dei Vigili del Fuoco – spiega la missiva – è stata molto severa: copiose infiltrazioni d’acqua hanno interessato negli anni  l’impianto elettrico, sviluppato muffe nelle camere, esponendo pazienti e operatori ad un importante rischio di elettrocuzione e incendio. L’intervento dei Vigili ha disposto l’interdizione all’utilizzo di 4 camere di degenza e una parte del corridoio principale riscontrando una situazione di pericolo per i pazienti e per gli operatori sanitari.

Gli Rls scriventi intervenuti durante l’ispezione  hanno fatto presente che al 1° piano dello stesso ospedale San Michele vi è un reparto vuoto usato per ospitare temporaneamente i reparti coinvolti in importanti interventi tecnici, e hanno proposto il trasferimento di tutta l’attività della  Chirurgia Vascolare nel medesimo reparto. La Direzione Aziendale si è opposta fermamente – scrivono – e ha intrapreso una scelta che si è rivelata pessima e dannosa per i pazienti e per gli operatori sanitari. Ha lasciato attive due camere di degenza all’interno del reparto di Chirurgia Vascolare costringendo i pazienti e gli operatori sanitari  alla convivenza senza regole con un cantiere di lavori che deve essere attraversato dai pazienti e dagli operatori per svolgere le attività assistenziali.

Gli Rls hanno formalizzato diverse richieste al Responsabile Servizio Prevenzione e Protezione per avere informative sulla valutazione dei rischi e sulla pianificazione dei lavori senza avere risposta.

“Per compensare alla chiusura di 4 camere di degenza la Direzione ha trasferito parte dei pazienti presso 3 camere di degenza all’interno del Reparto di Oculistica sito nello stesso piano – scrivono ancora i rappresentanti dei lavoratori del presidio sanitario -. L’assistenza ai pazienti vascolari all’interno del reparto di oculistica è stata garantita per circa un mese  dallo stesso personale del reparto di Chirurgia Vascolare, dividendo il personale infermieristico in turno, attivando doppi turni e turni in  prestazione aggiuntiva assegnati sia al personale infermieristico della Vascolare che ad infermieri operanti in altri reparti. In questa odissea, come dimostrano gli schemi di turnazione, chi ha pianificato l’assegnazione dei turni infermieristici ha violato le fondamentali regole sull’orario del lavoro mettendo in pericolo la sicurezza dei pazienti e degli stessi lavoratori. Dai turni si evidenziano numerose e gravi violazioni delle norme sul lavoro quali assenza dei riposi settimanali, turni di lavoro di 14 ore e altre. I turni hanno subito continue modifiche con difficoltà oggettiva nello stabilire le responsabilità dirigenziali in quanto non chiaro l’autore della disposizione di modifica. Il Direttore Sanitario in carica a fine Dicembre ha disposto alla Chirurgia Vascolare  la sospensione  della attività di ricovero ordinario. Il 3 Gennaio i pazienti della Vascolare presenti all’interno del reparto di oculistica sono stati trasferiti nella degenza della Cardiochirurgia al 4 piano del medesimo  ospedale. L’odissea dei pazienti e del personale sanitario non è finita -prosegue la lettera -. Ora tutta l’attività della Chirurgia Vascolare si concentra in sole tre camere all’interno di un vero e proprio cantiere di lavori con l’attività di diverse maestranze: elettricisti, idraulici, muratori ed altri operai in piena commistione con le attività assistenziali”.

Per questo gli Rls Diego Murracino, Gianfranco Angioni, Marino Vargiu e Giovanni Congiu chiedono al nuovo Direttore Generale Agnese Foddis  il trasferimento immediato di tutta l’attività clinica e assistenziale della Chirurgia Vascolare preso il reparto del 1 piano (ex chirurgia d’urgenza) sino alla conclusione dei lavori. In assenza di una soluzione tempestiva al fine di tutelare la sicurezza e la salute dei lavoratori e dei pazienti si riservano di perseguire per vie legali i dirigenti responsabili.

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