Si è risvegliato dal coma perfettamente guarito e ha detto ai suoi genitori d’avere incontrato un ragazzo dai capelli ricci biondi con un cerotto bianco sul naso: gli ha mostrato la sua moto col numero 58 e lo ha tranquillizzato dicendogli di non preoccuparsi perché presto si sarebbe risvegliato da quell’incubo.
Ha dell’incredibile la storia raccontata oggi dal quotidiano cagliaritano l’Unione Sarda, sulla cui prima pagina campeggia la foto del Sic, il campione di motociclismo Marco Simoncelli, morto a Sepang a soli 24 anni, durante il Gran premio di Malesia che si è disputato il 23 ottobre 2011.
Il quotidiano racconta di un ragazzo di Iglesias, il ventenne Marco Sias, risvegliatosi dal coma dopo un grave incidente con il monopattino avvenuto lo scorso novembre, che ha rivelato di avere incontrato – durante un’esperienza di pre-morte – un ragazzo che non aveva mai visto che sorridendo gli ha detto che presto si sarebbe svegliato.
Sias non aveva la più pallida idea di chi fosse quel ragazzone, anche perché non è un appassionato di sport, ma da una ricerca su internet, ha riconosciuto la moto numero 58 e soprattutto il viso sorridente del Sic, incorniciato dalla sua inconfondibile capigliatura. D’altronde il giovane Sias all’epoca della morte di Simoncelli aveva solo 11 anni.
Ma la cosa ancora più strana – rivela l’articolo a firma Adriano Secci – è che al risveglio del paziente i medici sono stati impressionati dalla veloce ripresa psico-fisica del ventenne di Iglesias che, dopo l’incidente, è stato sottoposto ad alcuni interventi chirurgici che solitamente, per chi sopravvive, comportano importanti deficit mentali e motori. Marco Sias invece si è ripreso perfettamente da ogni punto di vista e potrà riprendere a vivere normalmente.
Così, vista la particolarità della vicenda, i genitori di Marco Sias hanno comunicato quello che è accaduto all’associazione fondata dalla famiglia del Sic. Per reagire alla scomparsa del motociclista e per onorarne il ricordo, il padre la madre hanno infatti fondato un’associazione onlus che ha lo scopo di promuovere progetti di solidarietà destinati alle persone meno fortunate. La famiglia voleva continuare a far splendere il sorriso radioso del Sic. Ma forse neppure i familiari si aspettavano che da quel sorriso contagioso potesse addirittura scaturire un miracolo.
Leggi le altre notizie su www.cagliaripad.it