Come era prevedibile, il regolamento per la sicurezza e la polizia urbana presentato oggi dal sindaco di Cagliari Paolo Truzzu ha suscitato una dura reazione dei rappresentanti del centrosinistra in Consiglio comunale che hanno diramato sui social una piccata nota firmata da Francesca Mulas, Francesca Ghirra, Giulia Andreozzi, Marco Benucci, Anna Puddu, Fabrizio Marcello, Rita Polo, Matteo Lecis Cocco-Ortu, Marzia Cilloccu e Camilla Soru.
“Sei povero? Nessun problema, puoi pure chiedere l’elemosina, basta che non mostri menomazioni, che non porti con te animali, che non esponi cartelli in cui chiedi aiuto. Ovviamente lontano dai parcheggi, dai semafori, dai negozi e dalle chiese. Sei un artista di strada? Benissimo, puoi esercitare la tua arte, ma lontano dalle chiese, quindi praticamente fuori dal centro storico. Hai un cane al guinzaglio? Ricorda di portare la museruola, anche se il tuo animale è piccolissimo. Vietato poi stendere i panni all’aperto (ok, puoi farlo ma solo se non hai un balcone interno, si veda l’articolo 24 “sciorinamento di biancheria”), vietato legare le bici ai pali (e pazienza se in giro non ci sono rastrelliere), vietato portare con sé o consumare bevande alcoliche in centro, al Poetto, nei parchi, nelle piazze principali e dentro le gallerie Ormus. Ah, non vi venga in mente di mangiare o bere in una piazza, potreste intralciare il passaggio. Queste e altre novità sui comportamenti vietati e sanzionabili a Cagliari si trovano nel “Regolamento di polizia e sicurezza urbana” appena approvato dalla Giunta Truzzu e pubblicato tra le delibere sul sito del Comune (qui il link https://bit.ly/3HmDUkj).
Certi divieti non hanno bisogno di commenti – scrivono Francesca Mulas, Francesca Ghirra, Giulia Andreozzi, Marco Benucci, Anna Puddu, Fabrizio Marcello, Rita Polo, Matteo Lecis Cocco-Ortu, Marzia Cilloccu e Camilla Soru – nel merito del documento che non è ancora in vigore perché dovrà passare per il Consiglio comunale -: si vogliono colpire le persone che vivono in situazione di disagio, di povertà e sofferenza con il pretesto della sicurezza, un fatto che troviamo gravissimo vista la situazione che stiamo vivendo con l’affermarsi di nuove povertà legate all’emergenza sanitaria. Durante la conferenza stampa il sindaco ha pure invitato i cittadini a non fare l’elemosina a chi chiede: “chi dimora in strada rifiuta sistematicamente il sostegno del Comune. E per aiutare queste persone non è utile fare loro l’elemosina, che rischia di tramutarsi in uno strumento per l’acquisto di sostanze alcoliche o stupefacenti”.
Troviamo incredibile poi che l’amministrazione che governa la città pensi a vietare i panni stesi e i parcheggi per le biciclette, che si impongano regole assurde per chi porta con sé un cane, che si vieti di mangiare e bere in una piazza. Se è vero che occorre ribadire ancora una volta che in città non si devono abbandonare rifiuti, che i beni archeologici e storico artistici sono da tutelare e proteggere, non si capisce il perché di certe regole che puniscono i più fragili o che vorrebbero tenere la nostra città immobile e senza vita. Ancora più assurdo poi se si pensa che dal suo insediamento il sindaco ha introdotto diverse nuove prescrizioni senza garantire poi il controllo per farle rispettare, e che sul tema della prevenzione nulla si è fatto. Porteremo le nostre perplessità in Consiglio comunale e cercheremo di migliorare il documento finale senza restrizioni e divieti che mortificano la nostra comunità”.
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