La Procura di Cagliari ha aperto un’inchiesta riguardo l’affidamento dei locali della Mem – Mediateca del Mediterraneo alla Cineteca sarda umanitaria. Come riporta il quotidiano L’Unione Sarda, tutto è partito dall’ex assessora Paola Piroddi, estromessa dalla Giunta comunale lo scorso maggio, che ha presentato un esposto per denunciare le “pressioni su di me, sulla dirigente e sul segretario” per chiudere l’accordo.
L’indagato è il consigliere e avvocato Antonello Angioni. L’ipotesi di reato formulata dal pm Andrea Vacca è di concussione.
L’ex assessora comunale si era opposta, dichiarando la necessità di pubblicare un bando per l’assegnazione dei locali in via Goffredo Mameli, trattandosi di una proprietà pubblica. I malumori si erano acuiti tra i due, finché Piroddi aveva presentato in Consiglio comunale una diffida con cui avrebbe anticipato una querela. Dopodiché il sindaco Paolo Truzzu aveva ritirato le deleghe all’ex assessora comunale per “tutelare le istituzioni”. Da qui l’esposto di Piroddi.
Dal canto suo, Angioni risponde sottolineando che la sua mozione era stata presentata per far sì che “attività di interesse pubblico” venissero svolte utilizzando gli “spazi culturali della Mem”. La mozione, sottolinea il consigliere comunale, era stata approvata all’unanimità e Piroddi si era dichiarata favorevole e, inoltre, aveva affermato che la proposta era già stata portata avanti dagli uffici.
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