Sì alla musica anche dal vivo, ma niente balli e altro intrattenimento perché le responsabilità delle infrazioni sono tutte in capo al gestore. Lo ricorda la Fipe Confcommercio che ha stilato un vademecum per fare chiarezza sulle regole da seguire per poter organizzare o partecipare a un evento per l’ultimo dell’anno in un locale pubblico. “Credo sia necessario”, spiega il presidente della Fipe Confcommercio Sud Sardegna Emanuele Frongia, “perché l’introduzione di restrizioni a ridosso delle festività ha creato grande confusione tra esercenti e clienti: non a tutti, se non a pochissimi, è chiaro cosa sia permesso e cosa no”.
Veglione e attività accessorie nei Pubblici Esercizi
Il DL “Natale” non pone alcun divieto di svolgimento di attività accessorie nei pubblici esercizi, quali quella di accompagnamento musicale sia con tracce preregistrate che dal vivo.
Pertanto, qualora il locale non sia snaturato nella sua principale attività (somministrazione alimenti e bevande) per creare spazi di intrattenimento o di ballo, nell’ambiente si potranno organizzare (utilizzando un angolo dello stesso, quindi una piccola parte) accompagnamenti di musica di atmosfera oppure di sottofondo (anche dal vivo) avendo cura che non avvenga assolutamente alcun tipo di ballo o di intrattenimento, che sono vietati.
Ricordiamo che sul punto i divieti per i Pubblici Esercizi, derivano dalla normativa di settore (non sono locali di pubblico spettacolo, non avendo nessuna autorizzazione agibilità in tal senso) e dal DL “Natale” che assimila alle sale da ballo tutte le attività di intrattenimento (tra queste appunto il ballo).
Quindi: sì alla musica anche dal vivo, assolutamente niente balli e altro intrattenimento. E le responsabilità delle infrazioni sono tutte in capo al gestore.
“Sono regole basilari per evitare un’ulteriore accelerazione dei contagi Covid e della variante Omicron”, aggiunge Frongia, “quindi bisogna evitare qualsiasi situazione che potrebbe determinare assembramenti. Ricordiamo inoltre che al ristorante si va solo con super green pass che si ottiene con la vaccinazione o l’avvenuta guarigione. Un ulteriore l tampone non è obbligatorio per l’ingresso nei locali”.
Le prenotazioni
“Rispetto al 2019, ultimo anno che possiamo prendere in considerazione”, spiega Frongia, “oggi registriamo la metà delle prenotazioni. Siamo convinti che il calo in parte derivi dalla paura dei nostri clienti, ma d’altra parte tanti sono confusi. Purtroppo, riteniamo che si debba imparare a convivere con questo virus, almeno per ora, e sia assolutamente necessario rispettare rigorosamente le regole per poter evitare il diffondersi del contagio”.
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