Ritorno al cinema come luogo di fruizione condivisa, di confronto e di analisi approfondite è un progetto dello Spazio 2001 – Cinema Odissea.
In questo momento storico, un sorta di “giro di boa” delle nostre vite dopo due inverni trascorsi dentro uno sconvolgimento epocale delle nostre attività e delle nostre relazioni interpersonali, è tempo di ritornare ai riti sociali pre-pandemici e alle attività che arricchivano le nostre vite prima che l’infezione da SarsCOV2 ci devastasse.
Quindi è necessario un ritorno ai nostri riti per preparare il nuovo futuro attivo e finalmente fuori dalla paura; è propriamente questo il senso del titolo del progetto. Il Cinema come luogo fisico, prima ancora che come linguaggio o come arte, è occasione di fruizione condivisa, un rito di incontro tra spettatori e di ragionamento collettivo su quello che si è visto sul grande schermo, sui temi che sono stati affrontati e sulle differenti percezioni.
La sala cinematografica è il luogo più adatto per l’utilizzo del linguaggio audiovisivo come supporto alla didattica di ogni materia, di ogni ordine, come per l’educazione alla cittadinanza consapevole. Lo spunto dato dal film su quel dato argomento, permette agli educatori di approfondirne aspetti preziosi delle discipline da loro insegnate, oltreché su altre tematiche sociali spesso coinvolte dalla narrazione.
Scuola, cinema, educazione ambientale. È una triangolazione perfetta quella messa in campo dalla rassegna di film sulla sostenibilità e sui diritti destinata ai giovani. Il progetto si occuperà in particolare, di individuare ed esplorare attraverso l’utilizzo del mezzo cinematografico e audiovisivo in generale il tema dell’educazione ambientale che da quest’anno ha trovato uno spazio più definito nei programmi scolastici, grazie alla reintroduzione dell’educazione civica come materia obbligatoria in tutti i gradi d’istruzione. Un aspetto molto positivo è che il programma prevede tra gli argomenti anche quello dello sviluppo sostenibile, in linea con gli obiettivi dell’Agenda 2030 dell’Onu. I film sono stati selezionati dai programmi ufficiali delle ultime edizioni del festival e pensati in modo specifico per i tre ordini scolastici (scuola primaria e scuole secondarie di primo e secondo grado).
Tante storie e documentari per approfondire temi green, prendere coscienza del profondo legame tra uomo e natura e imparare nuove pratiche sostenibili. Il tutto godendo di immagini mozzafiato di luoghi lontani, incontrando giovani attivisti e potendo osservare coi propri occhi le conseguenze devastanti dell’antropizzazione. Spunti da mettere a frutto in classe, anche con l’aiuto degli incontri, proposti a margine della visione, con esperti di associazioni impegnate nella tutela dell’ambiente e del territorio. Il progetto intende inoltre, favorire la presa di coscienza e lo sviluppo di conoscenze, coerenti con i principi riconosciuti a livello internazionale in materia di diritti umani. I bambini e i ragazzi sono invitati a stabilire quali sono i propri diritti, a condividerli con gli altri e a farli rispettare dentro e fuori l’ambiente scolastico.
Studenti e insegnanti, hanno l’opportunità di informarsi e di partecipare in prima persona alla costruzione di un ambiente aperto alla conoscenza e alla diffusione di una cultura dei diritti umani.
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