Il Sud sta sprofondando. Dal Lazio in giù livello di giovani che non studiano e non lavorano è pari a quello di Grecia, Turchia e Romania. Anche in Sardegna la situazione è drammatica. La nuova povertà ha origine nella disuguaglianza digitale. Una fonte di disagio sociale è direttamente connessa al rapporto con il digitale, che è penalizzante per larghe fasce di popolazione.
La pandemia ha peggiorato tutto. Nei giovani studenti dal punto di vista psicologico, il prolungato periodo di lockdown ha provocato effetti collaterali non indifferenti.
“L’81,0% dei 572 dirigenti scolastici di scuola secondaria di secondo grado intervistati – è scritto nell’ultimo rapporto Censis – segnala che tra gli studenti sono sempre più diffuse forme di depressione e disagio esistenziale”. Nel rapporto si evidenzia poi che “l’ultima rilevazione Invalsi ha evidenziato un peggioramento delle performance degli studenti italiani rispetto al 2019, ma sarebbe ingeneroso individuare la sola causa nella didattica a distanza”.
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