Abuso d’ufficio, falso in autocertificazione e omissione di atti di ufficio sono alcuni dei capi d’accusa mossi dal pm Andrea Vacca nei confronti dei tre indagati per le nomine dirigenziali in Regione. Nel marzo 2020, come riporta il quotidiano L’Unione Sarda, infatti, l’avvocatessa Silvia Cocco era stata nominata direttrice generale dell’assessorato al Personale, sebbene, in ipotesi, fosse sprovvista dei titoli necessari.
Allòra, a “dirigere i lavori” c’erano l’assessora Valeria Satta, responsabile del Personale, e Massimo Temussi, commissario straordinario di Ats Sardegna, che in quel momento risultava essere direttore generale dell’Aspal, e in quanto tale avrebbe dovuto revocare – e non assegnare – all’avvocatessa Cocco il posto da direttrice di servizio all’Agenzia sarda per le politiche attive del lavoro.
Chiuse le indagini, il pm Andrea Vacca ha notificato le contestazioni ai diretti interessati e avvocati difensori: Massimiliano Ravenna per Valeria Satta, Stefano Porcu per Massimo Temussi e Agostinangelo Marras per Silvia Cocco. Le accuse sono di: falso in autocertificazione a Cocco; falso per induzione e abuso d’ufficio a Satta; omissione di atti d’ufficio a Temussi.
L’avvocato di Satta si dice sereno in quanto l’assessore non sarebbe deputato a verificare i requisiti dei vari candidati. Dello stesso avviso Temussi, mentre da parte dell’avvocato di Cocco non c’è stata alcuna dichiarazione.
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