Politiche fiscali pensioni, politiche industriali, precarietà, sanità e scuola. Sono alcuni punti della protesta organizzata da Cgil e Uil contro la legge di Bilancio del Governo. Per questo le confederazioni sarde, in occasione dello sciopero generale di otto ore proclamato a livello nazionale, hanno portato in piazza Cagliari oltre 5mila persone, provenienti da varie le zone della Sardegna.

“Ai lavoratori in piazza è dovuto l’ascolto del Governo”, ha auspicato la presidente della commissione Lavoro della Camera Romina Mura (Pd): “ci sono questioni molto concrete rimaste ai margini della manovra su cui è giusto cominciare a confrontarsi. La pensione di garanzia per giovani e precari, il salario minimo – ricorda la parlamentare dem – l’Ape sociale per i lavoratori edili, le grandi questioni della formazione, la lotta alle disuguaglianze e alla precarietà, lo stop alle delocalizzazioni sono temi anche nostri. Di questo e altro avremmo voluto discutere anche alla Camera ma dovremo limitarci a votare un testo chiuso al Senato”.

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