“Ciao Caro Roberto. Ci manchi tanto e con gli amici dei quartieri San Carlo e Pirri con i quali ci siamo divertiti tanto tutti insieme fin da piccoli giocando a pallone ti ricordiamo sempre”. Così Gerardo Di Rosa, segretario regionale del Sim, il sindacato dei Carabinieri, ha ricordato ieri l’anniversario della morte dell’ex portiere del Cagliari Roberto Dore.

Nato nel 1960 a Gonnostramatza, Roberto Dore, uno dei protagonisti rossoblù degli anni Ottanta (ha difeso la porta rossoblù sia in serie A che in Serie B), è scomparso il 12 dicembre del 2013 per un infarto.

“Era figlio di un grande appuntato dei Carabinieri e la mamma era una stimata maestra”, spiega Di Rosa, ricordando un aneddoto sull’inizio della carriera di Roberto Dore tra i pali. “Divenne portiere perché non veniva considerato uno con i piedi buoni ed io (mio padre era collega di suo padre e la madre fu una delle mie maestre alla Villasanta di Pirri) in Colonia a Monteluco gli consigliai di provare a fare il portiere…ci riuscii”.

Entrato quindicenne nel vivaio del Cagliari, Dore fu immediatamente notato come portiere dalle ottime qualità e compì tutta la trafila per arrivare alla prima squadra. Già nel ‘79 arrivò quasi all’esordio, ma questo avvenne nella stagione 1981-82: fece cinque presenze da secondo portiere fino al debutto tra i pali nella trasferta con l’Avellino di Juary il 10 gennaio 1982. Nella stagione seguente, culminata con una amara retrocessione dei rossoblù, Roberto Dore fu nuovamente in panchina per quattro turni. Entrò in campo solo una volta a partita inoltrata al sant’Elia sempre contro l’Avellino. Anche quella volta senza subire reti. Dopo l’avventura con il Cagliari Dore ha giocato nelle fila della Pro Patria e del Parma. “Quando a Cagliari e Parma si liberava per cinque minuti per una rimpatriata, ricordavamo la nostra felice e bella infanzia”, ricorda Gerardo Di Rosa.

Roberto Dore è stato il primo calciatore della provincia di Oristano ad arrivare in serie A. Ha continuato a giocare fino al 1993 indossando i colori di Venezia, Messina e Ternana. Il 12 dicembre del 2013 è stato stroncato all’improvviso da un attacco cardiaco. Aveva 53 anni.

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