Anna Maria Montaldo e Gianni Filippini, in qualità di direttrice della Galleria Comunale d’Arte lei e di assessore alla Cultura lui, hanno ripercorso ieri mattina negli spazi della Quadreria della Galleria Comunale l’appassionante storia dell’acquisizione della Collezione Ingrao che li vide protagonisti. Nel 1999 la signora Elisa Mulas, erede universale di Francesco Paolo Ingrao, deceduto pochi mesi prima, contattò l’allora sindaco Mariano Delogu per presentargli l’intenzione di donare la preziosa collezione d’arte, rispettando così il volere del collezionista, ad un ente pubblico.
In quel momento ebbe inizio uno dei capitoli più entusiasmanti della storia culturale della città. Il sindaco coinvolse da subito l’assessore Filippini e insieme si rivolsero ad Anna Maria Montaldo in qualità di direttrice della Galleria Comunale e partirono alla volta di Roma per incontrare Elisa Mulas nella casa che fu di Ingrao. Una volta arrivati, raccontano Filippini e la Montaldo, si ritrovano davanti ad un appartamento pieno zeppo di dipinti e sculture restando senza fiato.
Fin da subito, vista la sbalorditiva quantità di opere presenti con i grandi nomi della storia dell’arte italiana contemporanea, i tre protagonisti capirono che quello che stava accedendo era un evento che sarebbe rimasto nella storia della città di Cagliari.
L’avvincente racconto ha attraversato tutte le fasi dell’impegnativo allestimento durato un anno e mezzo, in cui la Giunta Comunale e la sua opposizione, la Soprintendenza, il comitato scientifico, gli uffici e il personale dei musei lavorarono alacremente e in totale sinergia e condivisione di intenti tanto da segnare uno dei capitoli più felici della cultura cagliaritana che ha portato all’inaugurazione della permanente Collezione Ingrao nel 2001 presso gli spazi della Galleria Comunale.