Le radici devono avere fiducia nei fiori sono le parole dense e poetiche della filosofa María Zambrano che campeggiano sulla scalinata della Galleria nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma.

“Sono un appello, un imperativo, una strada a senso unico” dice la direttrice della Galleria nazionale Cristiana Collu, storica dell’arte, nata a Cagliari nel 1969. “Il futuro infatti non è un disegno inesorabile ma è lo spazio del progetto, le radici devono credere nella sua promessa e nel suo perdono perché ai difetti e agli errori del passato dà rimedio solo l’avvenire. Il tempo è fuori di sesto ma non ci abbandona, ci sostiene e ci avvolge, passa e resta, passando, accadendo si trasforma e si dischiude e i fiori sanno che devono sbocciare”.

La nuova configurazione dell’installazione di Martí Guixé all’esterno della Galleria traduce in immagine la nuova frase che appare sulla scalinata monumentale del museo.

Cristiana Collu si è laureata in lettere con indirizzo artistico centrato sull’arte medievale all’Università degli Studi di Cagliari nel 1993. Si è poi perfezionata in Spagna, prima a Burgos e poi a Madrid, dove ha conseguito il dottorato di ricerca in studi museali nel 1996. In seguito, compiuto un apprendistato di sei mesi all’Art Gallery of South Wales di Sydney si è trasferita a Roma dove si è specializzata. Nel 1996 ha vinto il concorso per direttore del Museo d’arte della provincia di Nuoro, iscritta dal padre a sua insaputa.

A 27 anni Collu è divenuta così la più giovane direttrice di museo d’Italia. L’esperienza nuorese terminò nel 2012 quando ottenne la direzione del Museo d’arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto. Questa direzione le valse il premio Art Tribune come miglior direttore di museo. Oltre all’attività dirigenziale, insegna museologia e storia dell’arte contemporanea e, dal 2009, è curatrice del Premio Terna.

Nel 2015, attraverso la selezione internazionale del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, su iniziativa del ministro Dario Franceschini, è diventata direttrice generale della GNAM di Roma e nella sede museale romana ha introdotto numerose innovazioni.

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