Dopo l’esultanza per la scarcerazione di Patrick Zaky l’Italia si mobiliti e chieda chiarezza sulla vicenda di Davide Giri, l’ingegnere e ricercatore alla Columbia University ucciso giovedì sera a New York. Lo chiede il Popolo della Famiglia Sardegna, riprendendo le parole del leader nazionale Mario Adinolfi.
“L’Italia ha giustamente difeso Patrick e ottenuto la sua scarcerazione grazie a una vasta mobilitazione politica, mediatica, popolare – ha scritto Adinolfi -. La gioia per la libertà ottenuta da Zaky si accompagna al dolore per la vicenda dell’uccisione a New York del giovane ricercatore Davide Giri e del ferimento di un altro nostro connazionale ad opera di un affiliato a un’organizzazione razzista che predica la violenza omicida contro i bianchi. In onore di Davide Giri e della sua vita spezzata dal razzismo mi aspetto di vedere inginocchiate venerdì le squadre di serie A, magari precedute da Laura Boldrini e Myrta Merlino che lo fecero per George Floyd. Mi auguro che sentano il bisogno di compiere un gesto analogo per i giovani italiani colpiti dal razzismo violento che va invece estirpato dal pianeta e non in unico senso, viziato da considerazioni politiche”.
“E’ davvero triste dover constatare, in queste circostanze, che “only certain lives matter” (solo certe vite contano) e come troppe volte si strumentalizzino certe situazioni – aggiunge Barbara Figus, coordinatrice regionale del Popolo della Famiglia Sardegna -. Il Popolo della Famiglia Sardegna invece, facendo coro al suo presidente Adinolfi, vuole rimarcare con forza che all lives matter, ossia tutte le vite contano, al di là del colore della pelle, delle appartenenze politiche, etniche o religiose. Perché così è giusto che sia. Sempre”.
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