Salviamo la Marina. E’ l’appello che arriva dall’ex presidente della prima Circoscrizione che comprendeva i rioni storici cagliaritani, il diacono Ignazio Boi, dopo il raid incendiario della notte corsa nel quartiere storico cagliaritano.

“Quali tragedie dovranno capitare perché qualcuno finalmente comprenda che in Marina insistono fenomeni diversi che non possono essere confusi e che richiedono interventi di diversa natura? – scrive- Una cosa è la malamovida, altra gli assembramenti, altra ancora gli atti di teppismo e i comportamenti squallidi nelle vie e nelle piazze (sesso, vomiti, bisogni personali, distruzioni) e ancora altro atti deliberatamente delinquenziali (ordigni, incendi) che rischiano prima o poi di lenire l’incolumità dei cittadini!

“Lo dico con la competenza e l’esperienza che mi deriva dall’essere stato prima consigliere poi presidente della Circoscrizione n.1 (Castello Marina Stampace). Certo, si dirà, erano altri tempi. E perché non tornare a quei tempi? Ovvero quando istituzioni, imprese, associazioni, commercianti, chiesa, cittadini, residenti facevano fronte unico per rivendicare il diritto di vivere in un ambiente sereno, cordiale, sicuro e pulito. Ma davvero di fronte a queste immagini c’è qualcuno che può dire “Non è mia competenza” oppure “Non mi interessa” o peggio “Non ci risultano segnalazioni di particolare gravità?”.

Riusciamo a dire una volta per tutte BASTA tutti insieme, facendo ognuno la propria parte e soprattutto riappropriandoci dei nostri spazi e dei nostri ambienti? Forse solo così riusciremo a comprendere chi è il “nemico” da contrastare e combattere: se il teppismo o il disinteresse (di tutti, nessuno escluso). Serve coraggio. Stavolta non “taggo” nessuno. Voglio proprio vedere quanti hanno la volontà e il desiderio di “autotaggarsi” e di dire: Io ci sono! E sono pronto a fare la mia parte”.

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