I giocattoli sono saldamente al primo posto degli acquisti natalizi, come vuole la tradizione che vede i bambini i principali protagonisti del Ntale. Al secondo posto ci sono i prodotti per la cura della persona come profumi, dopobarba, cosmetici, creme viso-corpo, trousse trucchi. Al terzo posto gli Elettrodomestici come tv, macchine da caffè elettriche, tostapane, rasoi elettrici, aspirapolveri, radiosveglie, videocamere. A sancirlo è l’Unione Nazionale Consumatori con il sui tradizionale studio sulle spese di Natale che stima la top ten delle vendite natalizie 2021, non in base ai soliti sondaggi, ma elaborando i dati Istat sulle vendite al dettaglio.
Lo studio analizza, per ogni gruppo di prodotti, l’aumento delle vendite, stilando la classifica di quelli che segnano il maggior incremento di spesa, non in euro quindi, non in valore assoluto, ma in termini percentuali rispetto alle vendite dei mesi precedenti.
Immediatamente al di sotto del podio, in quarta posizione si collocano i Generi casalinghi (utensili da cucina, cristalleria da tavola, porcellane, ceramiche e vasellame) mentre in quinta posizione, i Prodotti di cartoleria (libri, calendari, penne, agende, cartoline), in genere molto regalati dalle aziende.
Seguono le dotazioni per l’informatica, la telefonia e le telecomunicazioni (cellulari, cordless, computer, tablet, E-book reader, mobili per computer, stampanti, giochi elettronici …), in settima posizione le Calzature, articoli in pelle e da viaggio (anche valige, borse, portafogli, cinture in pelle …) e, in ottava posizione, Abbigliamento e pellicce (anche guanti e cinture non in pelle, cravatte). Queste ultime due voci sono in netto miglioramento rispetto agli anni pre-pandemia. Nel 2019, ad esempio, l’abbigliamento era in nona posizione, con una crescita delle vendite del 26,8%, contro il +35,7% di quest’anno, mentre le calzature erano addirittura fuori dalla top ten, in undicesima posizione, con un rialzo del 16,2% contro il +37,4 di oggi.
In nona posizione Altri prodotti (gioielli, orologi, cornici, oggetti d’oro o argento, fiori e piante …). Chiudono la top ten, Foto-ottica e strumenti musicali (macchine fotografiche, binocoli, microscopi, telescopi).
Solo in undicesima posizione, fuori dalla classifica, Alimentari e bevande. La voce include sia l’aumento di spesa che si verifica per il pranzo di Natale sia i regali a base di cibo, come panettoni, pandori, dolciumi, spumanti. L’incremento minore rispetto alle altre divisioni dipende anche dal fatto che la spesa alimentare è consistente durante tutto l’anno, a differenza di prodotti più specificatamente natalizi come i giocattoli.
Al dodicesimo posto, mobili ed articoli tessili e di arredamento per la casa (articoli per l’illuminazione, quadri, tovaglie, centri tavola…).
“La nostra è una classifica dei regali che vengono normalmente fatti, sulla base dei rialzi percentuali delle loro vendite, non una graduatoria dei più graditi – precisa Monica Satolli coordinatrice Regionale dell’Unione Nazionale Consumatori -. Non sappiamo, quindi, se ricevere il classico profumo o dopobarba, piuttosto che un libro, al quinto posto, sia poi effettivamente apprezzato da chi lo riceve. Quello che è sicuro è che sono molto donati, in alcuni casi anche perché sono regali facili da fare con prezzi accessibili per tutte le tasche. Rispetto al primo posto in classifica, i bambini, come è giusto che sia, restano i protagonisti del Natale”.
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