Cercasi un leader per il Partito Democratico in Sardegna. A poche ore dal termine ultimo per il deposito delle candidature non trapela ancora il nome del successore di Emanuele Cani alla guida della segreteria sarda dei Dem. L’unica indiscrezione è che si sarebbe trovata un’intesa le varie anime del partito per una candidatura unica e condivisa (per il congresso si voterà ma solo per le liste dell’Assemblea regionale il cui insediamento è previsto per il 18 dicembre). Non è escluso che la scelta possa cadere su una donna per, come si legge nell’ultima comunicazione del partito, “segnare un deciso avanzamento rispetto al protagonismo femminile e a una forte carica innovativa”.
Tra i nomi che circolano insistentemente in queste ore c’è ad esempio quello della parlamentare Romina Mura. Molti sostengono anche il vice presidente del Consiglio regionale Piero Comandini. Ma si fanno anche i nomi di due esponenti di minoranza vicini all’ex presidente della Regione Renato Soru come l’ex capogruppo in Consiglio regionale Pietro Cocco e la sindaca di Pula Carla Medau.
Intanto si registra una ampia condivisione sui temi congressuali.
“Abbiamo registrato la generale condivisione rispetto ai temi che abbiamo proposto, in particolare sulla netta alternativa a Solinas e alla maggioranza a trazione sardo-leghista, sulla necessità di costruire una coalizione progressista forte e plurale che guardi con attenzioni ai mondi dell’autodeterminazione, la costruzione di un metodo democratico per la scelta della leadership con cui ci candideremo al governo regionale”, sostengono Romina Mura, Emiliano Deiana, Caterina Deidda e Matteo Lecis Cocco Ortu, tra i sottoscrittori del documento tematico per il Congresso del Pd sardo, riportando la valutazione dello stato di avanzamento del tavolo per la ricerca di una sintesi condivisa e di rilancio dell’azione politica. “In generale tutti i temi proposti dal nostro documento e fra tutti la necessità di rafforzare l’agenda sociale del Pd – rilevano i sottoscrittori – registrano un’ampia condivisione, segno che le questioni poste erano reali e per noi determinanti nella ricerca di una soluzione anche di sintesi, ma sempre attraverso il metodo della partecipazione e del confronto pubblico”.
Per Mura e gli altri sottoscrittori “ora è necessario uno scatto in avanti: bisogna ricercare la personalità che meglio interpreti i temi, compreso quello dell’unità ma senza mai prescindere dal coinvolgimento di iscritti ed elettori nella scelta di linea politica e gruppo dirigente. Che sia la figura più indicata considerato il momento storico e la necessità di segnare un deciso avanzamento rispetto al protagonismo femminile e a una forte carica innovativa. Noi, ancora una volta, faremo precedere uno sforzo collettivo per giungere – concludono – a una soluzione soddisfacente che coniughi la giusta dose di innovazione, esperienza e autorevolezza”.
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