Tutto da rifare. L’ampliamento della fabbrica di bombe Rwm di Domusnovas, stabilimento nell’Iglesiente di proprietà dell’azienda tedesca Rheinmet, dovrà essere sottoposto a una nuova procedura per la valutazione di impatto ambientale. A stabilirlo è il Consiglio di Stato che ha accolto il ricorso per la riforma della sentenza del Tar Sardegna, espressasi nel 2020, presentato dalle associazioni Italia Nostra, Unione Sindacale di Base per la Regione Sardegna, Assotziu Consumadoris Sardigna Onlus.
Al secondo grado, i giudici amministrativi hanno annullato il provvedimento unico del Comune di Iglesias, che di fatto autorizzava la realizzazione di nuovi reparti produttivi. Ma ad essere annullata è stata anche la delibera del gennaio 2019 con cui la Giunta regionale guidata da Pigliaru, che ha deciso di non assoggettare il progetto alla valutazione d’impatto ambientale e il nuovo campo prove.
Secondo il Consiglio di Stato, invece, tale valutazione è obbligatoria in quanto “le conclusioni cui è pervenuto il consulente tecnico unico, nominato in primo grado, non consentano di escludere in maniera inequivocabile che lo stabilimento Rwm, anche solo avuto riguardo ai processi produttivi oggetto del presente contenzioso, costituisca un ‘impianto chimico integrato per la produzione di esplosivi'”.
Inoltre, i giudici hanno sostenuto che la Regione “ai fini dell’istruttoria relativa all’autorizzazione del campo prove 140, non ha considerato che esso sarà funzionalmente connesso ai reparti nei quali ha luogo la produzione degli esplosivi”. In particolare, il Consiglio di Stato ha sottolineato che “la connessione funzionale tra il campo prove e la realizzazione dei nuovi reparti R200 e R2010 comporta la necessità di includere anche tale intervento nel progetto di ampliamento da sottoporre alla valutazione d’impatto ambientale obbligatoria”.
“Un grande risultato”, hanno commentato le associazioni ricorrenti.
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