“Ringrazio il viceministro del Mise Alessandra Todde, per aver prontamente risposto all’interrogazione che abbiamo posto sulla vertenza Sanac e per aver ribadito di monitorare per garantire continuità produttiva e tutela dei lavoratori, ma faccio notare che il presente e il futuro è nelle mani del Governo. Come Parlamento, abbiamo dato via libera a fondi per Acciaierie d’Italia e questa non è altro che un’azienda italiana, costituita da Am InvestCo Italy e Invitalia come recita il sito. Bisogna garantire continuità produttiva alla Sanac e non iniziare con gli ammortizzatori sociali che spesso, purtroppo, sono l’anticamera della fine”, dichiara Salvatore Deidda, deputato di Fratelli d’Italia appena ricevuta la risposta del Viceministro del Mise Alessandra Todde.
“Acciaierie d’Italia ha provveduto, solo dopo l’udienza davanti al Giudice del Tribunale di Milano, ad effettuare pagamenti per un totale di 21 milioni grazie ai quali le casse di Sanac si sono assestate, ma ci sono da incassare ulteriori 4,5 milioni per fatture già scadute. Da metà giugno non riceve nuovi ordini e da ultimo, informalmente, i commissari straordinari di Sanac hanno comunicato di aver dato mandato ai legali di avviare delle iniziative nei confronti di Adi per perseguire gli illeciti contrattuali ed extracontrattuali verificati”, conclude Deidda.
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