Prima pagina Spopolamento: Sardegna per la prima volta sotto il milione 600mila abitanti

Spopolamento: Sardegna per la prima volta sotto il milione 600mila abitanti

Se non si troverà modo di invertire la rotta entro il 2030 interi paesi sardi saranno scomparsi. Secondo il rapporto Eurostat nel 2050 le quattro macro-aree di Carbonia-Iglesias, Medio Campidano, Oristano e Nuoro avranno perso circa un quarto della popolazione residente

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Nel 2020 la popolazione della Sardegna è scesa sotto il milione e 600 mila abitanti: da 1.611.621 abitanti a 1.598.225, con una perdita dunque di 13.396 unità. Ad incidere pesantemente è il netto calo delle nascite, di diverse centinaia di unità inferiore al numero dei morti (-610 per il 2020) e il saldo migratorio totale, inteso come differenza tra emigrati e immigrati (-2650 per il 2020).

I dati sono riportati nell’interrogazione con cui i rappresentanti del Partito democratico, primo firmatario Salvatore Corrias, chiedono al presidente della Regione e all’assessore agli Enti Locali di riferire sulla strategia di medio e lungo termine individuata per contrastare l’annoso problema.

Il trend negativo interessa tutta l’isola e non è più circoscritto alle zone montane e dell’interno. Non è neppure più questione di piccoli paesi e aree rurali perché il dato coinvolge, anche se con numeri meno importanti, anche le coste e le città.

Le previsioni per il futuro sono allarmanti e se non si troverà modo di invertire la rotta, entro il 2030, fra soli 9 anni, interi paesi sardi saranno scomparsi. Secondo il rapporto Eurostat, nel 2050, fra soli 29 anni, le quattro macro aree di Carbonia-Iglesias, Medio Campidano, Oristano e Nuoro, avranno perso circa un quarto della loro popolazione residente.

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