Dopo le note stampa delle Organizzazioni sindacali, dopo i rilievi mossi in sede di confronto diretto con il direttore sanitario Sergio Pili, non solo la situazione del presidio non è migliorata ma è addirittura peggiorata. Lo afferma la consigliera regionale Dem Rossella Pinna. “Sappiamo che il problema della carenza di personale medico specializzato riguarda, con differenti criticità, tutta l’Isola, la situazione del “Nostra Signora di Bonaria” di San Gavino è già stata ripetutamente segnalata durante gli interventi nel dibattito consiliare e nelle numerose interrogazioni alla giunta regionale nelle quali si evidenziava la grave carenza di organico del Reparto di medicina, dei medici di base, il progressivo sguarnire il distretto di Guspini di  specialisti,  le guardie mediche di continuità assistenziale e turistiche non attivate, la mancanza di strutture di lungodegenza e di  hospice, che non hanno ancora trovato risposta”.

Oltre al reparto di Medicina dove da tempo il personale è ridotto e il carico di lavoro sempre in crescita, la difficoltà riguarda anche i reparti di Radiologia, dove dalla scorsa settimana non è garantito il turno notturno e il servizio Tac, e il Pronto Soccorso dove da tempo si fa sempre più difficile per il personale in servizio coprire le 24 ore.

“E’ vero – scrive l’onorevole democratica – che il direttore Sanitario del Presidio ha annunciato, relativamente all’U.O. di medicina, l’arrivo di un medico nelle prossime settimane e di un altro a dicembre, però non ha tenuto in adeguata considerazione la mobilità in uscita dei medici spostati dal presidio del Medio Campidano ad altri P.O. quasi che all’ospedale di San Gavino  ci fosse un esuberò di personale medico. Non è affatto così. E mentre per sopperire alla carenza di personale medico in altri presidi, ATS ha ritenuto di poter derogare alle disposizioni di blocco della presa di servizio del personale da immettere in ruolo dalle graduatorie, blocco attivo fino al 31-12-2021, per San Gavino sembra che la mobilità sia in uscita e solo raramente in entrata”.

Il Medio Campidano – si prosegue nella nota – soffre da tempo di una grave mancanza di integrazione tra ospedale e territorio in cui sono assenti strutture di lungodegenza e di Hospice, pur programmate nella legge di riordino della rete ospedaliera del 2017, e che potrebbero alleggerire il carico dei convalescenti e dei lungodegenti sul presidio ospedaliero sangavinese.

Perché la struttura S. Maria Assunta di Guspini, individuata nella legge per il riordino della rete ospedaliera come stabilimento complementare per la riabilitazione e l’hospice del Dea di 1 Livello dell’ospedale sangavinese, resta ancora inspiegabilmente chiusa? Cosa si intende fare per assicurare l’immediata integrazione del personale medico trasferito ad altre ASSL dal reparto di medicina, di radiologia e del Pronto Soccorso del P.O. Nostra Signora di Bonaria per garantire l’operatività dei reparti, il funzionamento come DEA di primo livello e scongiurare altri disservizi e chiusure? Lo chiedono, oltre la consigliera Pinna, i cittadini del Medio Campidano che rivendicano il diritto alle cure e all’assistenza.

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