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È legato al progetto di metanizzazione del sito industriale di Portovesme il futuro dei lavoratori della Eurallumina. Il metano è infatti  la pre-condizione essenziale, imprescindibile e propedeutica per il riavvio della raffineria. Ma affinché ciò possa determinarsi è necessario ottenere quanto prima l’ufficializzazione del progetto con l’emanazione del tanto atteso “DPCM SARDEGNA”, ad oggi il limite più grande alla reale ripresa produttiva della fabbrica, che ha già accumulato un anno di ritardo e del quale nessuno sa, se e quando verrà adottato ed emanato dal Governo nazionale.

In questo clima di incertezza si è svolto nei giorni scorsi un incontro tra i sindacati di categoria Filctem-CGIL Femca-CISL Uiltec-UIL e la società Eurallumina.

“Esprimiamo forte preoccupazione per quanto comunicato dalla società in merito al futuro dei piani la cui attuazione è strettamente collegata al processo autorizzativo in corso. Processo che viaggia seguendo due strade: una regionale relativa alla procedura Paur e uno nazionale legato all’approvazione del Dpcm (previsto per lo scorso gennaio e oggi quasi fuori tempo massimo) – scrivono i rappresentanti sindacali -. Il tempo dell’attesa, siamo convinti, è terminato. È necessario che tutti gli atti necessari per determinare e chiudere questa vertenza siano compiuti in tempi molto rapidi. La Sardegna ha occupato un ruolo importante nello scenario industriale nazionale e internazionale. La filiera dell’alluminio è stata dichiarata strategica e c’è stato un impegno significativo per far sì che i vari passi fossero compiuti. Oggi però il primo anello di questa filiera rischia di rompersi, generando una reazione a catena. Chiediamo al Presidente della Regione Christian Solinas un intervento immediato e significativo al fine di definire una volta per tutte questa vertenza che dura ormai da troppi anni. Appare incomprensibile il silenzio della Sottosegretaria Todde che oramai da tempo non dà risposte sulla vertenza dopo una fase iniziale di iperattivismo, impegni presi e non rispettati. Sia chiaro, davanti a questa situazione le organizzazioni sindacali non resteranno a guardare. Già dai prossimi giorni attiveremo tutte le iniziative necessarie per sostenere questa vertenza e far sì che il primo anello della filiera dell’alluminio possa essere riattivato”.

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