Finalmente anche la Sardegna avrà il registro regionale della malattia diabetica. La richiesta dell’istituzione del Registro, proposta da Rossella Pinna e dall’intero gruppo democratico e sottoscritto in aula anche dalle opposizioni, è stata infine approvata con il voto positivo di tutte le forze politiche di minoranza e maggioranza.
Si tratta di uno strumento fondamentale per lo studio e la comprensione delle ragioni per cui la patologia è una malattia così presente in Sardegna, tanto da essere la seconda regione in Europa, dopo la Finlandia, per diffusione del diabete di Tipo 1, e probabilmente lo è anche per il diabete mellito di tipo 2. Nella nostra Regione sono circa 120.000 i malati, e circa 120 le nuove diagnosi del tipo 1 all’anno e sono in costante aumento quelle per il diabete di tipo 2.
Una malattia che ha certamente una origine autoimmune e di cui è importante indagare le ragioni e la complessità. Del diabete di tipo 2, si conosce che è una patologia multifattoriale e che risente in modo importante degli scorretti stili di vita, della poca educazione alla prevenzione e all’attività motoria. Una patologia che se indagata può essere meglio conosciuta, controllata e rinviata.
L’istituzione del Registro regionale rappresenta per queste ragioni, un risultato atteso da anni dai medici diabetologi, dalle società scientifiche e dalle associazioni dei pazienti, perché consente di disporre di uno strumento indispensabile oltre che necessario per studiare la malattia, altamente diffusa nella nostra isola.
Il monitoraggio epidemiologico del diabete e delle sue complicanze consentirà di migliorare l’assistenza e sarà lo strumento di indirizzo e controllo per le politiche di prevenzione, di cura e assistenza e di efficientamento della spesa a vantaggio della qualità di vita dei pazienti.
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