Da terra di passaggio, di smistamento di sostanze stupefacenti, a centro produttivo delle stesse. La Sardegna è terza in Italia per sequestro di droga. È quanto emerge dalla relazione annuale del Dipartimento Antidroga di Palazzo Chigi. Soltanto nel 2019, nell’Isola ci son stati 849 blitz delle forze dell’ordine che hanno sottratto tonnellate di droga alla criminalità organizzata.
Nel dettaglio, nello stesso anno sono stati sequestrati ben 2566 chilogrammi di sostanze stupefacenti: 210 kg ogni 100mila abitanti, raggiungendo quasi le cifre della Calabria, che ne conta 211 kg. Numeri che preoccupano se rapportati alla media nazionale di 120 kg, quasi la metà del dato registrato in Sardegna.
Il rapporto dell’Antidroga registra inoltra un dato che ipotizza l’infiltrazione ormai avvenuta di cosche mafiose all’interno dell’Isola, nonostante qualcuno tempo fa avesse dichiarato che “in Sardegna non c’è la mafia”. Gli ultimi dati, invece, raccontano una fitta rete di relazioni tra clan “esterni” e bande isolane che producono in casa. Si tratta perlopiù di hashish e marijuana, coltivati in luoghi impervi, canyon e grotte naturali fino ai nascondigli nelle docce di casa che portano a capannoni da migliaia di metri quadri in cui si produce la droga.
La Sardegna è prima in Italia per sequestro di hashish con 43,3 kg ogni 100mila persone, seguita da Campania (42,4 kg), Liguria (40,9 kg) e Toscana (35,9 kg). Anche in questo caso, ben al di sopra della media nazionale che registra 20,5 kg. Stesso discorso vale per la marijuana: nell’Isola le piante sequestrate da cui si ricava lo stupefacente sono 3270 ogni 100mila abitanti contro le 493 piante registrate in media nel resto d’Italia. Nel complesso, le forze dell’ordine isolane hanno sequestrato 41.359 piante di marijuana ogni 100mila persone, davanti alla Calabria (3.144 piante), la Basilicata (2600 piante) e la Puglia (733 piante).
Ma non solo, in Sardegna si producono anche droghe pesanti: eroina in primis. Come confermato dai dati del Ministero dell’Interno, l’Isola è tra le prime cinque regioni italiane per sequestro di eroina con 2,2kg ogni centomila abitanti, ex aequo con la Liguria, appena sotto il Trentino Alto Adige che registra 2,4 kg e la Lombardia che ne conta 2,3. Al primo posto della classifica c’è la Valle d’Aosta con 11,2 kg. A livello nazionale, la media è di 1,4 kg ogni centomila abitanti.
Sebbene si voglia far passare questo nuovo trend come un’innocua produzione di droga illegale, la realtà è un’altra. La presidente della Corte d’Appello di Cagliari, Gemma Cucca, è stata molto chiara: in Sardegna gli interessi delle organizzazioni mafiose sono più che una supposizione. Dai primi accordi si è passati a un vero e proprio sistema di produzione e spaccio di sostanze stupefacenti a livello nazionale e internazionale.
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