Il Tribunale di Cagliari ha respinto la richiesta di sorveglianza speciale nei confronti di cinque militanti di A Foras, movimento sardo contro l’occupazione militare che accoglie con soddisfazione la notizia. “In primo luogo – scrivono in un comunicato -, perché queste cinque persone evitano una misura liberticida e ingiusta, eredità mai cancellata dell’ordinamento penale fascista. E, ovviamente, perché la decisione dei magistrati sembra togliere consistenza anche all’impianto accusatorio che regge il processo contro il movimento sardo contro le basi militari scaturito dall’operazione Lince”.
I militanti di A Foras, che chiedono “una risposta politica a un processo politico”, si daranno appuntamento il primo novembre a Teulada insieme a Fridays for future e altri movimenti per manifestare in difesa della salute e dell’ambiente. “Lo faremo – proseguono i militanti del gruppo – con lo scopo di raccontare dal vivo gli effetti che le esercitazioni militari hanno sulla nostra terra e su di noi, ribadendo le nostre richieste di una moratoria immediata delle esercitazioni, dismissione e bonifica dei poligoni e di risarcimento dei danni subiti in questi settant’anni dalle popolazioni interessate”.
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