Accordo raggiunto tra la conferenza Stato-Regioni e la Federfarma-Assofarm, con cui è stato concesso ai farmacisti italiani di poter somministrare autonomamente anche il vaccino anti-influenzale. “Una rivoluzione positiva”, a detta del coordinatore Donini, che però non è piaciuta alla sigla sindacale degli infermieri NursingUp.

“Non si comprende – commenta il presidente del sindacato Antonio De Palma – quale sia il senso per cui i farmacisti debbano essere formati, attraverso questo breve corso, da infermieri professionisti invece che incaricare direttamente gli infermieri di effettuare le somministrazioni vaccinali negli ambulatori ospedalieri, in quelli territoriali, o addirittura all’interno di spazi aperti al pubblico come le farmacie”.

“Qui non si tratta di un ‘noi contro i farmacisti’ – prosegue De Palma – chiariamoci bene, ma riteniamo questo tipo di paradossale organizzazione come estremamente deleteria, innanzitutto per i cittadini. Gli infermieri italiani, il cui percorso di studi, la cui esperienza, le cui doti umane, i cui elevati valori e spirito di civico servizio sono, da sempre, a disposizione dei cittadini, implementano non senza sacrifici la loro professionalità.  Siamo di fronte ad una delle attività che rappresenta una prerogativa fattuale della nostra professione. Ed è avvilente che qualcuno paragoni le vaccinazioni, sic et simpliciter, ad un ‘mero atto tecnico’ quasi con l’intento di certificarne in tale maniera una qualche minore rilevanza e, ancor peggio, una qualche fungibilità da parte di altri professionisti”.

“È solo in questo modo che hanno bisogno di noi? – chiede De Palma -. Non sembra un paradosso che Governo e Regioni, invece di puntare sugli infermieri e sulla nostra professionalità, preferiscano alla fine soluzioni alternative e prediligono percorsi che somigliano tanto a una toppa, a un raffazzonamento che rischia di trasformarsi in un problema peggiore di quello iniziale? Insomma, nel nostro sistema sanitario nazionale ci sono circa 269 mila infermieri. Se c’è bisogno di professionisti per la campagna anti influenzale, il Ministro Speranza apra le porte degli ambulatori pubblici, di quelli ospedalieri, e incarichi tali professionisti di garantire le campagne vaccinali, oppure consenta agli infermieri di prestare attività libero professionale all’interno delle farmacie”.

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