Anche in Sardegna, come nel resto d’Italia, da quando è stato introdotto l’obbligo di Green pass sul posto di lavoro sono aumentati esponenzialmente i certificati di malattia.

Il fenomeno può essere attribuito ai no-vax e ai soliti furbi: per aggirare l’obbligo di certificato ed evitare i continui tamponi ci si mette in malattia, continuando a ricevere lo stipendio. In attesa che magari in Green Pass venga abolito.

Senza la certificazione verde il lavoratore è considerato assente ingiustificato e viene sospeso dal lavoro massimo fino al 31 dicembre, quando termina lo stato di emergenza Covid. Non ci sono conseguenze disciplinari né licenziamenti ma il dipendente resta senza stipendio e contributi assistenziali e previdenziali. L’assenza per malattia invece non ha alcuna ricaduta sulla busta paga.

I dati dell’Inps per la Sardegna registrano questo aumento: venerdì 8 ottobre sono stati presentati dai lavoratori, pubblici e privati, 1.291 certificati. Una settimana dopo, giorno di entrata in vigore del Green Pass al lavoro, sono stati 1.650; 2.611 lunedì 11 e 3.060 lunedì 18.

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