Si è spento qualche giorno fa Gonario Gianoglio, nuorese, protagonista della politica sarda e di tante battaglie per il progresso sociale ed economico del suo territorio e di tutta la Sardegna. Sindaco, consigliere e assessore regionale in varie legislature, Gianoglio si distinse per una profonda preparazione politica e culturale e per una grande e costante attenzione verso i temi sociali.
Gonario Gianoglio, nato a Orani nel 1932, è stato sindaco di Nuoro tra il 1964 e il 1969. A lui si deve la realizzazione di una delle piazze più delle della Sardegna, piazza Sebastiano Satta a Nuoro. La piazza si trova nel centro della città. L’idea di utilizzare questo spazio, la vecchia piazza Plebiscito, per onorare il “vate di Sardegna”, Sebastiano Satta, nacque da una proposta di Gonario Gianoglio e venne perfezionata nel 1965 con l’incarico allo scultore oranese Costantino Nivola.
Lo scultore, reduce dall’esperienza americana a contatto con architetti come Le Corbusier o Saarinen, pensò di recuperare il mondo arcaico e pastorale. Partì dalla personalità del poeta, incarnato e interpretato da piccole figure di terracotta (poi bronzee nella versione finale) in atteggiamenti diversi e momenti differenti di vita.
La piazza nel centro storico fu realizzata da Nivola nel 1967. Dipinti di bianco gli edifici e ricoperto di lastroni squadrati il pavimento, vi distribuì grandi blocchi di granito allo stato naturale, nel quale incastonò le statuette. Ne è derivato un insieme ambientale che, proprio dal contrasto fra intervento dello scultore e modeste architetture sette-ottocentesche (compresa la casa natale di Satta), trae carattere e pregio urbanistico.
L’artista ricavò un luogo da vivere, più che da contemplare, in uno spazio irregolare, ottenuto anche dalla demolizione di alcuni caseggiati. Le pietre con cavità protettive per le statuette contrastano con la geometria del piano di calpestìo, in un risultato quasi metafisico.
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