“Nosu e is atrus” è la rassegna cinematografica in programma a Cagliari, al cinema Greenwhich d’essai, che racconta storie, personaggi e luoghi del capoluogo sardo. Organizzata dall’associazione culturale Babel con il contributo del Comune di Cagliari, dal 20 ottobre al 3 novembre, sono cinque i documentari che verranno presentati in sala a partire dalle 19 con la presenza degli autori.
I primi due film in programma mercoledì 20 ottobre sono “Casteddu Sicsti”, primo film realizzato in cagliaritano, racconta la città sul finire degli anni ’60, e “Forasdenosus”, instant doc girato durante il periodo del lockdown, entrambi realizzati dal regista Paolo Carboni.
La seconda giornata di proiezioni è prevista a distanza di una settimana, mercoledì 27 ottobre: spazio questa volta ai due cortometraggi vincitori del premio Kentzeboghes 2018, concorso cinematografico dedicato alle lingue minoritarie. Il documentario “Bar Seui”, firmato da Andrea Deidda, ricostruisce la storia di Armando, che nel Dopoguerra emigra dal paese di Seui per arrivare a Cagliari alla ricerca di un futuro migliore. È il racconto corale di un’emigrazione interna e di una comunità che negli anni è riuscita ad affermarsi in città. Non solo Cagliari, la serata infatti inizierà con un cortometraggio che porterà gli spettatori dall’altro capo dell’Isola: “L’ultimo barbiere di Carrera Longa” di Antonio Maciocco, racconta la storia del signor Gavino che ha trascorso 56 anni all’interno del suo salone da barbiere, una piccola bottega nel centro storico di Sassari di cui è testimone.
Nella terza e ultima giornata della rassegna, che si terrà il 3 novembre 2021, verrà proiettato “Madre Acqua” di Daniele Atzeni: un lungometraggio sulla vita di Sergio Atzeni, scrittore amato e indimenticato di Cagliari, raccontata attraverso le testimonianze di chi lo ha conosciuto affettivamente e professionalmente.
L’ingresso in sala sarà gratuito, previa esibizione del Green pass, su prenotazione al numero 3515589016. La rassegna è realizzata in collaborazione con la Cineteca Sarda di Cagliari e l’associazione culturale Arvéschida.
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