“In una situazione nella quale continua a destare grande preoccupazione la corsa al rialzo dei prezzi delle materie prime mangimistiche, con aumenti che secondo gli ultimi listini delle borse merci interessano sia i prodotti proteici che i cereali foraggeri e ai quali vanno aggiunti gli imminenti rincari in arrivo sul fronte energetico, giudichiamo positivamente l’unanime disponibilità della filiera lattiero-casearia a fare sistema e intervenire sul versante della remuneratività delle aziende, con lo scopo di andare a dare ossigeno agli allevatori, che versano in uno stato di grande sofferenza”. Lo ha sottolineato il presidente della Copagri Franco Verrascina intervenendo oggi alla seconda riunione del Tavolo sulle criticità della filiera lattiero-casearia, convocata dal Mipaaf.
“Parliamo di una perdita consistente per la cassa mensile degli allevamenti che si registra ormai da diversi mesi a questa parte e che delinea il quadro di una situazione destinata ad aggravarsi a causa dei previsti ulteriori aumenti dei prezzi delle materie prime”, ha aggiunto il presidente ad avviso del quale “una remuneratività etica non può che partire da prezzi riconosciuti che siano superiori ai costi di produzione”.
“Per questo stiamo lavorando affinché già nella prossima riunione del Tavolo, che dovrebbe svolgersi a breve ed essere di natura tecnica, si vadano a sciogliere tutti quei nodi che frenano la definizione di un prezzo minimo di riferimento del latte, così da dare un minimo di certezza e di tranquillità a un settore produttivo di fondamentale importanza per l’economia del Paese”, ha continuato Verrascina.
“Allo stesso tempo – ha suggerito il presidente della Copagri – riteniamo che si possano recuperare delle risorse importanti attraverso lo strumento dei contratti di filiera e che sia necessario cominciare a ragionare su interventi di natura fiscale da inserire nei prossimi provvedimenti legislativi, già a partire dalla prossima legge di bilancio, sulla falsa riga di analoghe iniziative assunte nel recente passato per andare a tutelare filiere che pagavano lo scotto di criticità simili”.
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